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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

"Patto per Napoli", la firma di Mario Draghi al Maschio Angioino. Contestazioni alla Sanità

Il presidente del Consiglio in città per firmare presso la Sala dei Baroni il provvedimento che porterà, da qui al 2042, 1,2 miliardi di euro nelle casse del Comune. Tappa successiva al rione Sanità

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato a Napoli poco dopo l'orario previsto delle 11. Ad accoglierlo, al Maschio Angioino, ha trovato tra gli altri il sindaco Gaetano Manfredi e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Il rito della firma del Patto per Napoli, l'accordo che porterà oltre 1,2 miliardi a fondo perduto (da qui al 2042) nelle asfittiche casse di Palazzo San Giacomo, si è tenuto nella sala dei Baroni. Successivamente il premier, accompagnato dal sindaco Manfredi e dal governatore De Luca, ha fatto tappa nel rione Sanità, dove è arrivato intorno dopo le 12, per incontrare una delegazione della corposa comunità ucraina partenopea, nonché il noto parroco della zona - molto attivo nel sociale - don Antonio Loffredo. Poi la visita alle catacombe di San Gaudioso gestite dalla cooperativa sociale La Paranza. Non sono mancate le contestazioni, espresse sotto forma verbale e anche di striscioni contro le spese militari. 

Il premier, prima di ripartire per Roma, si è poi fermato per una pizza da Concettina ai Tre Santi con Manfredi e De Luca e anche all'esterno del locale si sono registrate contestazioni, in questo caso da parte dei "no green pass", tenuti a bada dalle forze dell'ordine. 

Draghi al Maschio Angioino (foto De Cristofaro-NT)

Patto per Napoli, il sindaco Manfredi: "Città salvata dal dissesto" | Video di Massimo Romano/NapoliToday

Draghi: "La nostra sfida è permettere a Napoli di mantenere la centralità che merita"

"Sono molto felice di essere qui in un luogo così simbolico della città, dove è passata la storia di Napoli e di tutto il Mezzogiorno. Una storia che ha portato Napoli ad essere un punto di riferimento nei secoli, non sono in Italia, ma in Europa, nel Mondo". Ha esordito così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo discorso presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino in occasione della firma del Patto per Napoli. 

Il premier ha parlato delle sfide che attendono il capoluogo campano nei prossimi anni, a partire da quella del Pnrr e dal corretto impiego dei fondi: "La nostra sfida è permettere a Napoli di mantenere la centralità che merita ed è una sfida che deve unirci tutti. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo patto. Il patto per Napoli coincide con il programma di investimenti più significativo della storia recente del Mezzogiorno. Con il patto destiniamo al Comune di Napoli oltre 1,2 miliardi di euro in 20 anni. Contribuiamo al risanamento dei conti del Comune e leghiamo i pagamenti al conseguimento di alcuni obiettivi. L'obiettivo del patto è colmare i divari territoriali ormai insopportabili. Dobbiamo ammettere l'esistenza di una questione Meridionale, ma dobbiamo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni".

Draghi ha elencato anche i punti di forza dai quali la città deve ripartire: "L'Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano un motore del paese. I punti di forza da cui ripartire sono molti, penso all'agroalimentare, al turismo, alla moda, ma anche all'aerospazio, il polo universitario di San Giovanni della Federico II. Napoli sa dare il meglio di sè quando si apre al mondo. Il Pnrr migliora la connettività di Napoli e di tutto il Sud. Sperimentiamo una nuova concezione di mobilità urbana. La città vuole essere protagonista del Pnrr e il Governo intende sostenerla. Napoli e la Campania sono conosciuti in tutto il mondo per lo straordinario patrimonio culturale. Col Pnrr riduciamo la distanza tra istituzioni e cittadini".

Il discorso di Draghi nella Sala dei Baroni | Video di Massimo Romano/NapoliToday

COSA PREVEDE IL PATTO PER NAPOLI: I DETTAGLI DELL'ACCORDO

De Luca: "Una giornata importante per Napoli"

"Con il presidente del Consiglio Mario Draghi e il sindaco Gaetano Manfredi, prima al Maschio Angioino per la firma del 'Patto per Napoli', dopo al Rione Sanità, nel cuore della città, presso la Basilica per un’iniziativa di solidarietà con i bambini dell’Ucraina e una visita alle catacombe di San Gaudioso. Davvero una giornata importante per Napoli", scrive il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sulla sua pagina social. 

La protesta

All'esterno del Maschio Angioino si è radunata fin dalle prime ore di oggi una folla di manifestanti appartenenti al Movimento di lotta - "Disoccupati 7 novembre", i quali hanno violato la zona rossa per poi indietreggiare verso la piazza. Le tensioni con la polizia si sono risolte col passare delle ore. La richiesta dei disoccupati è che una delegazione possa incontrare Draghi.

"Abbiamo portato il nostro benvenuto assieme al Movimento di lotta “Disoccupati 7 novembre” a Mario Draghi, atteso oggi per la firma del patto su Napoli con Gaetano Manfredi - scrive il Laboratorio Politico Iskra, presente alla manifestazione - Siamo riusciti/e a eludere l’enorme dispositivo di sicurezza. Mentre il governo destina 38 miliardi di euro all’anno per le spese militari, non ci sono soldi per il lavoro, la sanità e la scuola". I manifestanti sottolineano una "situazione insostenibile" e promettono di tornare in piazza anche domani per il Consiglio comunale sul tema Pnrr.

VIDEO ALL'USCITA DALLA PIZZERA, PAROLE DURE CONTRO DRAGHI E DE LUCA

Disoccupati in piazza Municipio per l'arrivo di Draghi (foto Romano-NT)

Draghi in città, manifestano i disoccupati (Foto De Cristofaro-NT)

L'opposizione in Consiglio e la visita del premier

Le parole di Manfredi prima dell'incontro

"È una giornata di ripartenza, di ritorno della città al centro della politica nazionale. L'arrivo del premier Draghi è un segnale molto importante di vicinanza alla città, adesso parte una nuova fase di impegno e di progettazione e di realizzazione delle cose". Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ai giornalisti mentre attendeva Draghi.

"Partiremo sicuramente - ha proseguito - dalla riorganizzazione amministrativa, dall'assunzione di personale giovane e competente, e poi investimenti sulla manutenzione e sulla vivibilità, sui servizi che purtroppo sono carenti per i nostri cittadini". Con l'iniezione di 1,2 miliardi di euro nelle casse comunali, ha aggiunto Manfredi, "sicuramente avremo un bilancio equilibrato e questo ci consentirà di poter garantire assunzioni per la macchina comunale, migliorare i servizi essenziali che è la cosa che ci chiedono tutti i cittadini, poter gestire i finanziamenti del Pnrr, e finalmente cominciare ad avere una città normale che possa dare le risposte che i napoletani ma anche l'Italia si aspetta". "Sicuramente quello che dobbiamo fare noi è dare ai cittadini servizi migliori, garantire una migliore vivibilità della città e far ripartire gli investimenti. Dai napoletani ci aspettiamo una maggiore fedeltà fiscale e anche un maggiore ordine e una grande responsabilità. Ma io sono convinto che questo sarà possibile. Poi penseremo ai tanti fragili, alle tante persone deboli che stanno soffrendo in questo momento" ha proseguito Manfredi. "Io penso che ognuno - ha aggiunto - deve pagare le tasse come le pagano tutte le persone normali, visto che a Napoli ci sono tantissime persone oneste che lo fanno". Sulla riscossione il primo cittadino ha anticipato che si sta pensando a un "bando internazionale. È una procedura - ha sottolineato - che richiede grande tecnologia, grande organizzazione. Chi l'ha sviluppata in questi ultimi anni non ha dato i risultati che ci aspettavamo". Sulla stessa linea anche l'assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta.

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