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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Draghi in visita al rione Sanità, pizza con Manfredi e De Luca: non mancano le contestazioni

Dopo la firma del Patto per Napoli al Maschio Angioino, il presidente del Consiglio si è poi recato nel popolare rione cittadino

Dopo la firma del Patto per Napoli al Maschio Angioino, il presidente del Consiglio Mario Draghi, accompagnato dal sindaco di Napoli Manfredi e dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, ha fatto tappa nel rione Sanità, dove è arrivato dopo le 12. Lì l'incontro con la comunità ucraina e con il noto parroco della zona - molto attivo nel sociale - don Antonio Loffredo. Poi la visita alle catacombe di San Gaudioso, gestite dalla cooperativa sociale La Paranza.

Non sono mancate le contestazioni, espresse sotto forma verbale e anche di striscioni contro le spese militari, come già avvenuto questa mattina. In strada anche il comitato per l'ospedale San Gennaro. 

Il premier si è poi fermato per una pizza da "Concettina ai Tre Santi", sempre con Manfredi e De Luca, e anche all'esterno del locale si sono registrate contestazioni, in questo caso da parte dei "no green pass", tenuti a bada dalle forze dell'ordine. 

Draghi al rione Sanità

La visita nella basilica di Santa Maria della Sanità

Il presidente del Consiglio è stato accolto al Rione Sanità da Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione Con il Sud, Mons. Gaetano Castello Vescovo ausiliare, Antonio Loffredo parroco del Rione Sanità e dai tanti volontari della Fondazione di Comunità San Gennaro.

Presente anche l’orchestra giovanile del quartiere “Sanitansamble” che, diretta dal Maestro Paolo Acunzo, ha voluto celebrare l’arrivo di Draghi al Rione Sanità con l’inno nazionale ucraino, poi seguito dall’inno nazionale italiano. Un omaggio - simbolico - al Premier, ma anche alle famiglie ucraine che in queste settimane hanno trovato ospitalità e accoglienza al Rione Sanità.

Il presidente ha visitato anche il Presepe Favoloso allestito nella seicentesca sagrestia della Basilica di Santa Maria della Sanità e realizzato dai fratelli Scuotto de La Scarabattola e dallo scenografo Biagio Roscigno, dai quali ha ricevuto in dono un "angelo moro", simbolo di integrazione e chiaro riferimento alla principale caratteristica del presepe da sempre inclusivo.

"Il modello Sanità dimostra, in modo inequivocabile, che nel lavoro di inclusione sociale, di valorizzazione dei beni comuni, soprattutto in alcuni territori, vi è la vera premessa dello sviluppo. Sono necessari finanziamenti, ma la storia del nostro Sud ci insegna che questi vanno associati a investimenti sulla fiducia, sul protagonismo dei giovani e delle comunità locali, sulle organizzazioni di Terzo Settore che sono capaci di attivare processi di partecipazione e modelli, come quello della Sanità, che possano essere replicabili", sottolinea Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud. 

"Le Catacombe sono state visitate da Capi di Stato, non solo italiani, dal segretario generale delle Nazioni Unite, oggi dal presidente del consiglio ma soprattutto da migliaia e migliaia di persone che si sono appassionate a una storia di rigenerazione urbana che si è compiuta attraverso il 'ricongiungimento familiare' di una comunità con il suo patrimonio storico, artistico e religioso. Ma a contare davvero è l’impatto sociale, percepibile in modo visibile dal rafforzamento sia del senso di appartenenza, mostrato ogni volta che il Rione Sanità ha dovuto affrontare i giorni difficili che in questi anni non sono mancati, sia della rete invisibile di relazioni che sostiene innumerevoli iniziative per i più fragili, i più deboli", afferma padre Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità. 

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