"Basta violenze, Gaetano siamo con te": in migliaia alla marcia contro le baby gang
E' partita dalla stazione della metropolitana di Piscinola la marcia contro le violenze commesse dalle baby gang
E' partita dalla stazione della metropolitana di Piscinola, questa mattina, la marcia contro le violenze commesse dalle baby gang, organizzata dal collettivo Galileo Ferraris. Presenti circa 2mila persone, in prevalenza giovanissime. La manifestazione è organizzata per evidenziare il malcontento della parte sana della città, contro gli atti di violenza ripetuti, che si stanno verificando a Napoli ed in provincia.
"Basta violenze, Gaetano siamo con te", è lo striscione esposto da alcuni ragazzi per manifestare la loro solidarietà per Gaetano, il 15enne pestato dal branco a Chiaiano. Presenti alla manifestazione, tra gli altri, Raffaele Del Giudice, Gennaro Migliore, Raffaele Fucito, Antonella Leardi (madre di Ciro Esposito).
Il corteo si è concluso alla stazione della metropolitana di Chiaiano, dove è avvenuta l'aggressione ai danni di Gaetano.
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VERTICE IN PREFETTURA
Ieri, nell'attesissimo vertice in Prefettura, il Ministro dell'Interno Marco Minniti ha preso parte alla discussione con il sindaco di Napoli de Magistris, il prefetto Carmela Pagano, il comandante dell'Arma Giovanni Nistri e il procuratore Giovanni Melillo. La linea del Governo è quella della repressione: "Invieremo subito i reparti straordinari a Napoli, cento unità destinate al controllo delle zone frequentate dai giovani", ha spiegato il ministro Minniti. "Non consentiremo alle baby gang di cambiare le abitudini dei giovani napoletani", ha aggiunto. Sono undici i ferimenti di giovanissimi avvenuti negli ultimi mesi: dagli spari nei baretti di Chiaia all'accoltellamento di Arturo fino al recente pestaggio di Gaetano a Chiaiano e di un 16enne al Nuovo Policlinico.
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DE LUCA
Il governatore ha avanzato due proposte: abbassare la soglia di punibilità ed inasprire le pene colpendo con multe anche i genitori. "Sono per avere decisioni ferme, sono per verificare la possibilità di abbassare la soglia di punibilità sotto i 16 anni. Sono per la responsabilizzazione piena, anche da un punto di vista patrimoniale, dei genitori".
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ETA' IMPUTABILE
Mara Carfagna invece individua come misura l'abbassamento dell'età d'imputazione a 12 anni. "Occorre anche abbassare l'età imputabile da 14 a 12 anni che non significa aggiungere un cavillo ad un sistema legale già di per sé complesso, ma salvare centinaia di bambini che ancora oggi, nel 2018, vengono sfruttati dalle organizzazioni criminali proprio in virtù dello scudo concesso loro dalla minore età".