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Insigne: "Napoli il mio sogno. Pronto a prendere il 22 del Pocho"

Il giovane talento napoletano ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport

Lorenzo Insigne ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato da Napoli Today:

Che è effetto le hanno fatto le parole di De Laurentiis?

«Ho provato gioia vera: le splendide parole del presidente mi hanno fatto capire che mi stima. E questa cosa mi rende immensamente orgoglioso».

Domanda che sembra facile: cos'è il Napoli per lei?
«E' il sogno di un bambino nato in questa città. E' il sogno di tutti i ragazzini napoletani che giocano a calcio. Che crescono sperando di indossare, un giorno, la maglia azzurra e giocare al San Paolo. Cosa c'è di più bello? Niente. Spero davvero che ci possano essere le condizioni».

Ecco: le spieghi bene, queste condizioni.
«Ho letto che sarei tornato a Napoli soltanto se fossi stato considerato al livello degli altri, ma non è assolutamente così. Innanzitutto perché è il club a decidere se tornerò. Ma poi, com'è possibile pensare che mi ritenga al pari di Cavani, Pandev e Hamsik? Per condizioni migliori, intendo dire essere considerato pronto per l'uso nel caso in cui manchi uno di questi campioni. Rientrare nelle logiche del turnover. Per rendere bene l'idea, e senza mancare di rispetto, sarebbe bello se fossi considerato un po' come il Pandev dell'anno scorso».

In questi giorni ha parlato con De Laurentiis o Mazzarri?
«No, ma ho sentito Bigon: mi ha detto di stare sereno, di non avere fretta».

Altri consigli ricorrenti di questi tempi?
«Il capitano, Paolo Cannavaro, mi ricorda sempre di non sentirmi arrivato e di lavorare ogni giorno di più. Sono molto legato a lui e a Grava, ma ho un ottimo rapporto con tutti i ragazzi conosciuti due anni fa».

Lavezzi andrà al Psg: che ricordo conserva di lui?
«Tutti sanno che è un fenomeno, un calciatore straordinario, ma forse non tutti conoscono il suo lato umano: è un campione anche nella vita. Umile e gentile. Non ha mai fatto pesare di essere il Pocho né a me, né agli altri ragazzi della Primavera che frequentavano la prima squadra: per lui eravamo parte integrante, tutti allo stesso livello».

Che numero di maglia le piacerebbe avere nel Napoli?
«Se è possibile, se è libero, potrei prendere il 22».

Quello del Pocho, ottima scelta.
«Sì. Cioè no, per carità non facciamo paragoni: diciamo che avevo l'11 sia a Pescara sia a Foggia, e 11+11 fa 22?».

Dribbling alla Insigne. A proposito del recente passato, ha sentito Zeman? Sembra che la voglia anche a Roma.
«L'ho chiamato soltanto per complimentarmi. Per me resta un maestro, un punto di riferimento in campo e nella vita».

Chi vincerà l'Europeo?
«Spero l'Italia, ma occhio a Spagna e Germania».

Sia sincero: meglio che l'Italia vinca l'Europeo o che il Napoli vinca lo scudetto?
«Meglio che vincano entrambi. Però sarebbe ancora meglio se il Napoli vincesse lo scudetto con me. Posso sognare?».

 

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