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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Cannavaro: "Ho lasciato l’Al Nassr perché non mi pagava. Casa per me è solo Napoli"

"Non facciamo gli ipocriti, è difficile dire no a tutti quei soldi"

Fabio Cannavaro compie oggi 50 anni e li festeggerà in un locale nel centro di Napoli. "È una tappa importante. L’età della serenità, ecco. Oggi sono un uomo più vecchietto, ma mi sento bene e in forma e di questo ringrazio Dio. Ho fatto calcio ad alti livelli, ho iniziato nella squadra della mia città, ho vinto in piazze importanti. Sono l’ultimo italiano che ha un Pallone d’oro in bacheca. Ho avuto fortuna, ma sono stato anche bravo a farmi trovare pronto. E mica è finita", spiega al Corriere della Sera l'ex calciatore.

Il bilancio da allenatore e l'amore per la sua città

"Ho fatto gavetta e carriera all’estero, sono stato in Iran, Arabia, Qatar, Cina. Ho vinto e adesso vorrei tornare in panchina. Ero all’Al Nassr, la squadra dove adesso gioca Ronaldo. Altri tempi: andammo via quasi tutti perché non ci pagavano gli stipendi. Raccontarlo ora sembra un paradosso. Non facciamo gli ipocriti, è difficile dire no a tutti quei soldi. Ma in ogni caso è anacronistico continuare a pensare che l’Italia sia il campionato più difficile, la Premier quello più bello. Il calcio è cambiato, e poi i giocatori hanno 10 anni di attività, non possono permettersi di dire qui sì e qui no. I soldi servono ma come mezzo. Non ti fanno felice, ma devono garantirti benessere. Compro e mi faccio regali, viaggio in business e non economy per esempio".

Cannavaro chiosa poi sull'amore per Napoli: "Mi sentivo lontano mai straniero, né a disagio. Casa per me è solo Napoli, tornarci era sempre riconciliarsi col cuore. Iniziare da calciatore nel Napoli, ma ho dato il massimo ovunque".

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