rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Striscione anti-Napoli a Verona, il caso finisce in Parlamento

I senatori Gaetano Quagliariello e Sandro Ruotolo hanno rivolto una interrogazione al ministro dell'Interno Lamorgese

Il caso dello striscione apparso all'esterno dello stadio di Bentegodi di Verona con le coordinate di Napoli finisce in Parlamento. I senatori Gaetano Quagliariello e Sandro Ruotolo hanno, infatti, rivolto una interrogazione al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.

“Abbiamo chiesto al ministro dell'Interno di intervenire sui fatti accaduti prima e durante l'incontro di calcio tra la squadra del Verona e del Napoli, di adottare tramite l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, misure in materia di prevenzione e contrasto della violenza in occasione di manifestazioni sportive al fine di ridurre i fenomeni di intolleranza e istigazione a delinquere con l’aggravante dell’odio razziale”. E' quanto affermano in una nota i senatori Gaetano Quagliariello e Sandro Ruotolo.

“Lo striscione con la sigla della Curva Sud, comparso nella notte, a poche ore dall'incontro, in un parcheggio adiacente lo stadio Bentegodi, recante le coordinate geografiche della città di Napoli e le bandiere di Russia e Ucraina come 'invito' a bombardare il capoluogo partenopeo evocando il drammatico conflitto che ormai da tre settimane ha ferito tutta l'Europa – sottolineano i due senatori – è un fatto di inaudita gravità e ben lungi dal poter essere derubricato a mero episodio di goliardia o provocatorio”.

“Il procuratore reggente di Verona si è detto pronto ad aprire un'indagine ipotizzando il reato di 'istigazione a delinquere con l’aggravante dell’odio razziale - proseguono Ruotolo e Quagliariello - si è trattato, infatti, di una sorta di incitazione, di istigazione a colpire la città partenopea”.

“Nel corso della gara numerosi tifosi della squadra ospitante assiepati nel settore della Curva Sud si sono resi protagonisti di cori di insulto a sfondo razzista ai danni dei calciatori del Napoli Koulibaly, Osimhen, Anguissa - sottolineano - il giudice sportivo, infatti, è intervenuto decretando la sanzione del divieto di ingresso a Verona in Curva Sud e catalogando i 'vari cori insultanti di matrice territoriale'”.

“A parere degli interroganti, la vicenda dei gravi accadimenti non può essere inglobata solo nella formula della discriminazione territoriale – evidenziano Ruotolo e Quagliarello - ma è più complessa e attiene, come sottolineato dal procuratore di Verona, a fattispecie di incitamento all'odio e istigazione a delinquere con l’aggravante dell’odio razziale”.

“La frangia estremista della Curva Sud del tifo scaligero si è ripetutamente contraddistinta per episodi poco commendevoli tanto da essere più volte oggetto di polemiche e inchieste giornalistiche – concludono i due senatori – per questo motivo abbiamo chiesto al ministro di intervenire al fine di ridurre i fenomeni di intolleranza e istigazione a delinquere con l’aggravante dell’odio razziale”.  

Il testo dell'interrogazione

Al Ministro dell'interno.

Premesso che:

in data domenica 13 marzo 2022, nell'ambito della 29a giornata del campionato di Serie A e in occasione della partita di calcio tra l'Hellas Verona e il Napoli, è comparso nella notte, a poche ore dall'incontro, in un parcheggio adiacente lo Stadio Bentegodi, uno striscione recante le coordinate geografiche della città di Napoli e le bandiere di Russia e Ucraina. Un triste “invito” a bombardare il capoluogo partenopeo evocando il drammatico conflitto che ormai da tre settimane ha ferito tutta l'Europa; a ideare ed esporre lo striscione sarebbero stati, come si deduce dalla firma, esponenti della Curva Sud, frangia estremista del tifo scaligero; l’iniziativa, ben lungi dal poter essere derubricata a mero episodio di goliardia, appare gravemente inopportuna sotto molteplici profili stante la gravità delle vicende che stanno interessando la Russia e l’Ucraina e la tragedia umanitaria e geopolitica che essere rappresentano;

Osservato che:

sul caso è intervenuta la Procura di Verona attraverso il procuratore reggente Bruno Francesco Bruni, il quale si è detto pronto ad aprire un'indagine ipotizzando il reato di “istigazione a delinquere con l’aggravante dell’odio razziale. Si è trattato – sono le parole del magistrato - di una sorta di incitazione, di istigazione a colpire la città partenopea, un atto inqualificabile a maggior ragione per la guerra in corso in Ucraina. Siamo davanti a un gesto che non ha nulla di goliardico o provocatorio, così si getta discredito su tutta la tifoseria e sull’intera città di Verona per colpa dell’irresponsabilità di un singolo o comunque di un manipolo ristrettissimo di persone”;

Rilevato che:

nel corso della gara numerosi tifosi della squadra ospitante assiepati nel settore della Curva Sud si sono resi protagonisti di comportamenti indegni e incivili ai danni dei calciatori del Napoli Koulibaly, Osimhen, Anguissa, destinatari di cori di insulto a sfondo razzista;

Constatato che:

il giudice sportivo è intervenuto decretando la sanzione del divieto di ingresso a Verona in Curva Sud, motivata tra l’altro nel provvedimento con il fatto che “la quasi totalità dei tifosi assiepati nel settore interessato (nel numero di oltre 4000)” ha intonato “vari cori insultanti di matrice territoriale nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, percepiti chiaramente in tutto l'impianto durante l'intero svolgersi della gara”. Circostanza alla quale va aggiunto che “una percentuale comunque significativa dei tifosi del medesimo settore e comunque in numero tale (oltre 1600) da essere percepiti in tutto l'impianto” ha rivolto cori “di discriminazione razziale” all'indirizzo di Koulibaly al 34' del primo tempo e di Osimhen al 9' della ripresa dopo che l'attaccante si era fermato per un infortunio;

Ritenuto che:

a parere degli interroganti, la vicenda dei gravi accadimenti non può essere inglobata solo nella formula della discriminazione territoriale ma è più complessa e attiene, come sottolineato dal procuratore di Verona, a fattispecie di incitamento all'odio e istigazione a delinquere con l’aggravante dell’odio razziale; la frangia estremista della Curva Sud del tipo scaligero si è ripetutamente contraddistinta per episodi poco commendevoli tanto da essere più volte oggetto di polemiche e inchieste giornalistiche; le manifestazioni sportive non possono e non devono essere la vetrina per veicolare idee razziste e per l'uso di linguaggi e comportamenti violenti, degradanti e denigratori: al contrario il mondo sportivo, alla luce dei valori che lo animano, dovrebbe essere il luogo deputato a favorire l'inclusione sociale e contrastare le forme di intolleranza e discriminazione;

Si chiede di sapere:

quali iniziative urgenti intenda adottare il Ministro interrogato, per quanto di competenza, in relazione ai fatti riportati, nonché per impedire il ripetersi in futuro di fatti analoghi e se intenda adottare, anche tramite l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, misure in materia di prevenzione e contrasto della violenza in occasione di manifestazioni sportive al fine di ridurre
i fenomeni di intolleranza e istigazione a delinquere con l’aggravante dell’odio razziale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Striscione anti-Napoli a Verona, il caso finisce in Parlamento

NapoliToday è in caricamento