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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Posillipo / Discesa Gaiola

Scarichi fognari nel mare della Gaiola. Il Parco: "Ora basta, non puliamo"

Dopo i temporali dei giorni scorsi i rifiuti della città e delle strade sono stati riversati nelle acque dell'area marina protetta. La protesta degli operatori: "I cittadini devono sapere cosa succede"

Tonnellate di rifiuti scaricati nel mare della Gaiola. Le foto pubblicate da Csi Gaiola Onlus, l'associazione che gestisce il Parco sono raccapriccianti. Dopo i temporali dei giorni scorsi, gli scarichi fognari della città hanno sversato direttamente nelle acque adiacenti all'Area marina protetta senza passare per i depuratori. Si tratta del fenomeno del troppo pieno.

Scarichi fognari nel mare della Gaiola (foto Csi Gaiola Onlus)

Come più volte denunciato da NapoliToday, il sistema di fogne di Napoli non presenta divisione tra acque nere ed acque bianche. In seguito a forti temporali, quando l'acqua nelle condotte supera un certo livello di guardia scatta il sistema di troppo pieno: per evitare che le strade si allaghino gli scarichi finiscono direttamente in mare, senza compiere il solito giro che passa per il depuratore di Cuma. 

Gli scarichi fuoriescono dal collettore di Cala Badessa, sulla spiaggia di Coroglio, e grazie alle correnti finiscono nell'Area marina protetta, mettendo a rischio un delicato e ricchissimo ecosistema. Le istituzioni non solo non hanno manifestato intenzione di modificare lo stato delle cose, ma il piano di riqualificazione di Bagnoli prevede addirittura la creazione di un secondo collettore nella stessa zona. Un piano avallato sia dal Comune di Napoli che dal Governo nazionale. 

Questo ennesimo scempio ha visto una presa di posizione forte da parte degli operatori di Csi Gaiola: "Pensiamo sia giusto che i cittadini si rendano conto di quello che accade al nostro mare. Dopo ogni acquazzone è costretto ad ingoiare tonnellate di rifiuti provenienti dal dilavamento delle nostre strade, dallo straripamento di un sistema fognario ormai obsoleto e dai nostri fiumi e ruscelli, anch'essi ridotti spesso a discariche. E’ ora di voltare pagina, il mare di Napoli ha già pagato abbastanza. Non possiamo e non vogliamo assuefarci a questo indegno spettacolo. E' necessario che tutti noi prendiamo coscienza del fatto che così non si può andare avanti. Pertanto vi invitiamo a venire a vedere questa "mostra estemporanea" sul dolore del nostro mare allestita per noi dal mare stesso. La 'mostra' terminerà Sabato 13 gennaio mattina, quando, come sempre, ci rimboccheremo le maniche e con l’aiuto di tutte le persone di buona volontà che vorranno unirsi, ripuliremo ancora una volta questo Paradiso. Vi aspettiamo". 

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