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Ospedale del mare, la denuncia: "Pazienti positivi e negativi ammassati insieme"

Dura nota della Cisl: "Separati solo dai paravento". Per prevenire contagi tra il personale, la direzione vieta di consumare cibo nei reparti.

Un paravento a separare i pazienti Covid da quelli non Covid, la mancanza di personale, la scarsità di strumentazione. Sono solo alcune, secondo quanto denunciato dai sindacati, delle criticità dell'Ospedale del Mare di Napoli Est. L'aumento dei contagi da Coronavirus si riversa sul sistema sanitario regionale. Da diverse settimane, l'Ospedale del Mare soffre per l'elevato numero di accessi in pronto soccorso e per la difficoltà di distinguere i percorsi puliti da quelli "sporchi". 

Crescono anche i contagi all'interno del personale ed è per questo che, con la nota del 28 dicembre, la direzione dell'Ospedale ha vietato il consumo di cibi e bevande all'interno delle unità operative dell'ospedale. Il tentativo è quello di ridurre al minimo le occasioni di assembramento senza i dipositivi di protezione. Inoltre, chi rientra da ferie o congedi sarà obbligato a sottoporsi a tampone molecolare prima di riprendere il servizio.

Provvedimenti che, secondo i lavoratori, non bastranno ad affrontare le difficoltà. Da mesi, i sindacati di base denunciano la mancanza di personale, con conseguenti turni massacranti e lunghi tempi d'attesa per i pazienti, e di strumentazione. Oggi, si aggiunge anche la voce della Cisl Fp. In una nota indirizzata al direttore sanitario, il pronto soccorso viene definito un "porto di mare" e viene denunciata la mancanza di "monitor multiparamtrici, gorgogliatori per l'ossigenoterapia, barelle (con freni rotti)". 

Sequenza 02.00_00_19_45.Immagine001-2Ancora, la Cisl denuncia come l'emergenza Covid abbia moltiplicato le problematiche: "L'area dei sospetti Covid è separata da quella dei non sospetti solo da un paravento. Senza contare le barelle in seconda e tripla fila". Quest'ultimo aspetto è stato denunciato già da Napolitoday in un servizio del 13 dicembre. 

Da fonti interne all'ospedale si apprende che questa sarebbe solo la punta di un iceberg ben più grosso. Uno dei problemi più gravi denunciati dai lavoratori, infatti, è la mancanza di tamponi molecolari rapidi che permetterebbero in breve tempo e con una certezza relativa di separare i pazienti Covid da quelli non Covid. Invece, allo stato attuale, all'Ospedale del Mare vengono utilizzati i tamponi rapidi antigenici, non particolarmente affidabili, in attesa dei risultati del molecolare classico. Una pratica che aumenta la possibilità di contagio tra pazienti infetti e non.

A questo si aggiunge la mancanza di posti di degenza e terapia sub-intensiva per i contagiati dal Coronavirus visto che i blocchi modulari, ritornati in funzione da qualche giorno, contengono solo posti di terapia intensiva. Scorrendo ancora la nota della Cisl si legge: "Ci sono pazienti positivi ammassati da giorni in attesa di trasferimento. La direzione ha dichiarato di avere 47 posti di medicina Covid, mentre nei reparti stazionano positivi e negativi insieme. Ci chiediamo quando entreranno in funzione e con quale personale".    

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