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"Poco personale e turni massacranti". Protesta all'Ospedale del Mare

Manifestazione indetta dall'Unione sindacale di base: "Il pronto soccorso funziona male per carenza di investimenti. Reparti svuotati per il Covid Center"

Mancanza di personale, assenza delle attrezzature necessarie e reparti svuotati per riaprire il Covid Center. Sono queste le principali critiche mosse da infermieri e operatori socio-sanitari dell'Usb alla Direzione dell'Ospedale del Mare di Napoli. 

"Quando arrivano in pronto soccorso a minacciare o sfasciare tutto siamo noi a rischiare in prima persona, ma la verità è che i disservizi sono responsabilità dell'azienda" spiegano i lavoratori che hanno indetto una manifestazione davanti all'ingresso principale della struttura. 

"E' da tempo che denunciamo questi problemi - afferma Michela Flores, di Usb Sanità - La risposta dell'Azienda è quella di querelarci invece di darci risposte. I medici fuggono via e non vengono sostituiti. Allo stesso tempo, in pronto soccorso accedono più persone di quante non se ne possano accogliere e il risultato è il continuo affanno". 

Il Coronavirus non ha migliorato la situazione. "Parte del personale è stato spostato dai reparti per riaprire l'area Covid, ma ciò vuol dire rendere quei reparti inutilizzabili. Durante le prime ondate della pandemia, per far fronte alla carenza di personale sono stati varati ordini di servizio anche di 18 ore al giorno, una condizione non sostenibile. Manca anche personale per il 118, nonostante una delibera risalente all'anno scorso per l'assunzione di autisti soccorritori. A oggi, i mezzi sono fermi nei parcheggi delle Asl. Infine, vorremmo far notare che, a quasi un anno di distanza, la voragine che si formò nel parcheggio dell'Ospedale del mare è ancora li". 

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