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Cronaca Fuorigrotta

"Mi hanno hackerato Instagram e chiesto un riscatto": la denuncia di Luca Trapanese

Luca ha adottato una bimba down e dato vita ad una associazione che aiuta i bambini senza famiglia affetti da gravi patologie. Il suo profilo Instagram è stato hackerato e gli è stato chiesto un cavallo di ritorno con riscatto fissato a 8mila euro. L'intervista

Luca Trapanese due anni fa ha adottato la piccola Alba, bimba di 3 anni affetta dalla sindrome di down e rifiutata da sette famiglie. Nel libro “Nata per me” aveva raccontato il percorso che gli aveva fatto ottenere l'agognata adozione, non semplice (a causa della burocrazia e dei pregiudizi) per un single omosessuale.

Inoltre, con "La casa di Matteo", struttura di A Ruota Libera Onlus, nata quattro anni fa, che ospita e cura bambini da uno a 13 anni, senza famiglia, affetti da gravi patologie, ha dato vita a Napoli ad un servizio molto importante, che ora rischia di subire gravi danni a causa dell'attacco hacker subito.

L'intervista di NapoliToday a Luca Trapanese

Ci racconti cosa è successo e come hanno fatto ad hackerare il tuo account?
"Sono stato contattato su Instagram da un account che mi sembrava perfetto, ma poi ho scoperto che non lo era. Mi hanno detto che avevo violato le regole e che dovevo fornire le password dei miei account e il mio numero di telefono. L'ho fatto e mi hanno fregato i follower".

Ti hanno chiesto un riscatto?
"Mi hanno chiesto il cavallo di ritorno in pratica, prima 800 dollari e poi 8mila, dato che avevo in totale 300mila follower su Instagram e Facebook. Per impaurirmi cancellavano in diretta le foto che avevo con mia figlia".

Come hai reagito?
"Ho segnalato a Facebook la cosa e parlato con il direttore generale e oggi a Roma andrò alla polizia postale per fare la denuncia".

Quali sono le ripercussioni sulla Casa di Matteo?
"Avevamo importanti progetti in vista di Natale con aziende internazionali sul tema della disabilità e avrei dato tutto in beneficienza essendo progetti sociali. Puntavano però molto sul fatto che avessi tanti follower, ora temo che salterà tutto purtroppo. Mi hanno ucciso".

Cosa chiedi a Facebook (proprietaria anche di Instagram)?
"Di recuperare gli account. Ho girato tutto a loro, credenziali, screenshot della truffa. Gli account appartengono a Facebook non a noi, quindi potrebbero riuscirci".

Devio un attimo dall'argomento per parlare di tua figlia Alba, che hai adottato due anni fa come genitore single gay. Come sta e come vanno le cose?
"Benissimo, ha 3 anni e una immensa voglia di vivere, siamo felici".

Come ha vissuto il lockdown per il Covid-19?
"Per fortuna ho capito subito che la situazione era grave e ci siamo trasferiti a Roccamonfina in campagna dove c'è un centro per disabili. Siamo stati benissimo, non ha proprio vissuto il lockdown in questa maniera ed è stata molto serena. Certo ora mi preoccupa la ripresa dei contagi per il riavvio della scuola. Vedrò cosa fare...".

Ti pongo un'ultima domanda sulla disavventura subita. Ti senti di lanciare un appello ai più giovani, che magari sono poco cauti sui social essendo immersi in una realtà ormai quasi parallela rispetto alla vita reale?
"State attenti, sottovalutiamo l'importanza dei social, siamo troppo esposti e non ne siamo consapevoli. Da persona ligia e seria ho seguito tutti i passaggi che mi ha indicato il truffatore turco, sono stato ingenuo, quindi fate attenzione, Facebook non vi contatta in questa maniera".

AGGIORNAMENTI

"Buongiorno amici questa notte grazie all'aiuto della Polizia Postale e di Facebook Italia sono riuscito a recuperare sia il profilo Instragram che quello Facebook. Manca ancora la pagina Facebook ma abbiamo buone speranze. E' stato un vero incubo. In giornata farò una diretta per spiegare tecnicamente come hanno fatto. Intanto vi ringrazio tutti per il sostegno". E' la bella notizia comunicata da Luca Trapanese questa mattina.

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