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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Mugnano di napoli

Caro benzina, camion bloccano l'A1: è cominciata la protesta degli autotrasportatori

Il blocco all'altezza di Caserta ha creato una lunga la coda per gli automobilisti che provenienti da Napoli andavano in direzione Milano

La Campania è tra le regioni capofila della protesta degli autotrasportatori contro il caro-carburante. Nella serata di ieri gli autisti, molti dei quali provenienti da Napoli, hanno fermato i loro tir sull’autostrada A1 all’altezza di Caserta. Lunga la coda che si è creata per gli automobilisti che provenienti da Napoli andavano in direzione Milano.

Le proteste contro il caro benzina – se ne era verificata una del tutto simile un mese fa – erano già iniziate dai giorni precedenti la guerra in Ucraina, ma nelle ultime settimane la situazione si è ulteriormente aggravata.

La protesta a partire da oggi

Quella della scorsa notte pare essere soltanto l'inizio di una settimana molto calda sul fronte tir. Le aziende del settore autotrasporti hanno infatti reso noto che da oggi sospenderanno a livello nazionale i loro servizi “per causa di forza maggiore”. “La sospensione dei servizi si è resa inevitabile – sottolinea una missiva inviata al Governo da Trasportounito – anche per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire”.

Così Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito: “Con i costi del gasolio che continuano a lievitare, in assenza di provvedimenti di emergenza che abbattano la pressione fiscale sui carburanti e definiscano norme di regolazione del mercato anche e specialmente per quanto riguarda i rapporti con la committenza e a tutela delle imprese di autotrasporto, il fermo nazionale di categoria è inevitabile”.

Le ripercussioni riguarderanno la circolazione delle merci su tutto il territorio, compresa la diffusione e la consegna di generi alimentari e beni di prima necessità. Da qui l'assalto ai supermercati verificatosi nel weekend anche a Napoli.

Intanto lo stesso Governo non ha nascosto le proprie perplessità sulla situazione che il caro-carburanti sta generando. Così il ministro per la Transizione Ecologica Cingolani, sugli aumenti: “Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi, una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”.

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