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Martedì, 19 Marzo 2024
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Festa Scudetto, lettera aperta ai tifosi: "Da lunedì atto d'amore per la città, ripuliamola dagli addobbi"

Le parole dell'ambientalista Roberto Braibanti

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta ai tifosi del Napoli da parte di Roberto Braibanti, presidente di Gea-ETS.

Domenica 4 giugno il Napoli terminerà il suo campionato di calcio celebrando allo stadio Maradona - e in tutte le città della cintura metropolitana di Napoli - il suo terzo scudetto. È innegabile che questo scudetto per la città ha un valore diverso rispetto a quanto può accadere in qualsiasi altra città italiana. Ma non entro in già sentite analisi sociologiche, che moltissimi, molto più referenziati di me, hanno già fatto.

Io mi occupo di ambiente e quindi, cari tifosi e tifose, vi scrivo questa lettera aperta per farvi ragionare su un altro aspetto di questo scudetto. Uno scudetto arrivato, grazie allo straordinario campionato della squadra, con più di due mesi di anticipo; e questo anticipo ha determinato che la passione della popolazione ha potuto dimostrare la sua felicità addobbando la città di Napoli in un enorme, diffuso e compatto “vestito” biancoazzurro. Che ha unito balconi, palazzi, cancelli, lampioni della luce e alberi. Ricoperto quindi, in una ragnatela biancoazzurra, vicoli e strade, piazze e spesso anche monumenti, rammendando le città e i paesi con le loro periferie e poi a loro volta  fra loro. Una coreografia bella da vedere, anche per le migliaia di turisti che affollano ogni giorno Napoli.

Ma quella manifestazione di affetto e di gioia nasconde, purtroppo, anche un enorme problema ambientale. Perché creandola abbiamo avvolto un territorio enorme con migliaia di tonnellate di plastica. Non possiamo, in piena crisi ambientale, far finta che questo possibile disastro non sia una enorme e fragorosa realtà con cui fare rapidamente i conti: quella plastica, se non sapremo  raccoglierla nel modo giusto e rapidamente, rischierà di disperdersi nell’ambiente e, con enorme probabilità, attraverso fogne e canali, finire nel nostro golfo di Napoli. Sarebbe un disastro ecologico enorme, e non deve succedere.

Già un recente studio condotto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e dal Sistema per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) per monitorare la qualità dei nostri mari ci dice che più del 70% dei rifiuti marini è depositata sui fondali italiani e di questi il 77% è costituito da plastica. Già ora ci sono circa 8 milioni le tonnellate di plastica che, ogni anno, finiscono in mare. Di queste, il 7% si deposita nelle acque del Mediterraneo. E purtroppo tutto questo accade già nel golfo di Napoli, i cui fondali rocciosi si rivelano già ora tra i più inquinati.
Secondo i dati dell’ISPRA, a una profondità che va dai 20 ai 500 metri, i fondali rocciosi che presentano più alte concentrazioni di rifiuti sono quelli del Mar Ligure, con 1500 oggetti ritrovati per ettaro e subito dopo, appunto, del Golfo di Napoli, con 1200 oggetti per ettaro.
E per la plastica il Golfo di Napoli aveva già fatto parlare di sé. Nel 2018, un dossier pubblicato da Greenpeace Italia con l’Istituto di Scienze Marine del CnR di Genova e l’Università Politecnica delle Marche, ha identificato Portici come l’area con la più alta densità di microplastiche tra quelle analizzate: 3,56 per m3. Ma anche lo specchio d’acqua di Posillipo non scherza.

Quindi, cari tifosi e tifose, vi chiedo un atto d’amore per questa città. Domenica festeggiamo perché è giusto, ma da lunedì sarebbe bello che le stesse persone che hanno addobbato le città le liberassero da  questa ragnatela di inquinanti. Se lo facessero tutti quelli che le hanno addobbate in questi mesi, basterebbe un impegno non enorme, ma importantissimo.
Contemporaneamente a questo impegno civico, tutte le amministrazioni con in testa quella napoletana si adoperino per organizzare un serio piano di raccolta e smaltimento corretto di tutta questa plastica.
Diamo una dimostrazione al mondo che il popolo napoletano sa festeggiare ma è anche davvero innamorato di questa straordinaria bellezza naturale che ci circonda, bellezza naturale che merita il nostro rispetto e il nostro amore ugualmente, ma mi piace dire parallelamente, alla squadra del Napoli.
Facciamolo.
Roberto Braibanti

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