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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Giovane ds alla prima esperienza al Sud: "Mi diverto a vedere ogni allenamento". La squadra è prima in classifica

Il direttore sportivo rivela: "Faccio questo lavoro da nove anni ed è il primo anno che mi diverto a vedere ogni allenamento"

Ventisette anni, una lunga parentesi con il Pordenone e la chiamata dal Sud per dare il via alla ricostruzione del club napoletano. Obiettivo stagionale? Aiutare la società a migliorare il posizionamento rispetto alla scorsa annata con un mercato sostenibile, con la crescita del patrimonio tecnico e con investimenti funzionali al progetto. E invece la Juve Stabia si ritrova a lottare per il salto di categoria: oggi prima in classifica e con sette punti di vantaggio sulle inseguitrici, la squadra sogna il grande traguardo. Nella fantastica cavalcata non ci sono solo le scelte della proprietà, il lavoro dello staff tecnico e le prestazioni dei calciatori in campo. Anche il direttore sportivo Matteo Lovisa si sta ritagliando un ruolo importante nella favola gialloblù.

Da San Daniele del Friuli a Castellammare, il diesse delle vespe spiega il motivo del suo trasferimento al Sud nel corso della trasmissione Focus Serie C: “Stimoli nuovi anche a 27 anni servono sempre. La Juve Stabia veniva da due anni in cui arrivava decima, penso che questo abbia inciso molto nella mia scelta. Il presidente mi ha messo a disposizione un budget adeguato per poter migliorare quel piazzamento. Cambiando così tanto, non pensavamo di essere così avanti nel percorso”.

Lovisa parla anche del suo rapporto con i calciatori: “Serve il giusto rispetto, quello dei ruoli, e massima stima. Ho sempre detto che il mercato si fa durante l’anno, tenendo conto del percorso tecnico e umano. Non sono mai dovuto intervenire su atteggiamenti sbagliati singoli. Faccio questo lavoro da nove anni ed è il primo anno che mi diverto a vedere ogni allenamento. Ogni volta che non riesco a vedere un allenamento, mi manca proprio. Il mister è un tecnico di categoria superiore e i ragazzi si divertono a stare insieme. La domenica è una conseguenza di quello che si fa durante la settimana. Il grande lavoro si vedrà nei prossimi anni perché la Juve Stabia ha giovani di patrimonio e futuribili”.

Il direttore continua: “Secondo me la continuità fa la differenza in questo campionato e la Juve Stabia ci sta riuscendo, però sappiamo che il cammino è molto lungo e ci sono delle rivali attrezzate. Dobbiamo continuare così. Andiamo avanti sul nostro percorso. Noi non dobbiamo vincere il campionato, questo compito tocca ad altre. Poi se ci troveremo lì a marzo, ce lo giocheremo. Fa piacere stare in vetta, ma oggi vuol dire poco. La piazza la sta vivendo in maniera giusta, con entusiasmo. Si vede che è una città che ha già visto la Serie B, c’è la giusta maturità. Il Menti dovrà darci una grande mano, ma dobbiamo essere bravi a trascinare i tifosi in modo che il nostro catino ci dia una mano”.

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