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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute Pozzuoli

Operazione a "domicilio": salvata la vita di una donna di 67 anni

Un'equipe del policlinico Vanvitelli si è spostata all'Ospedale di Pozzuoli per curare una paziente affetta da rara malattia genetica

Si chiama 'chirurgia itinerante' e consente ai migliori chirurghi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di realizzare interventi ad altissima complessità anche al di fuori delle mura del Policlinico. Ad ideare e rendere possibile questo programma è stato (sostenuto dal rettore Gianfranco Nicoletti) il direttore generale dell’A.U.O. Ferdinando Russo, consapevole dell’importanza di massimizzare i vantaggi della condivisione delle più avanzate conoscenze e tecniche chirurgiche. Ed è proprio grazie alla chirurgia itinerante che l’equipe di chirurgia toracica diretta dal professor Alfonso Fiorelli ha potuto eseguire un raro intervento combinato di chirurgia toracica e neurochirurgia, condividendo la sala con l’equipe diretta dal dottor Raffaele De Falco, presso l’ospedale Santa Maria Delle Grazie di Pozzuoli. La storia è quella di una paziente di 67 anni affetta da una rara malattia genetica: il morbo di Von Recklinghausen.

"La vita di questa paziente è stata messa in pericolo da un grosso tumore, 17 centimetri, che prendeva origine dal midollo spinale ed occupava gran parte della cavità toracica destra – spiega il professor Fiorelli – la massa le andava a comprimere il polmone e le causava una severa insufficienza respiratoria". Per salvare la donna, ma anche minimizzare il dolore post-operatorio e ridurre al minimo la degenza, le due equipe hanno adottato una tecnica combinata, ideata e recentemente pubblicata dal professor Fiorelli sulla rivista internazionale 'Thoracic Cancer'.

In prima battuta, i neurochirurghi guidati dal dottor De Falco hanno provveduto alla resezione del tumore dal midollo spinale. Quindi, nella stessa seduta operatoria, il professor Fiorelli - coadiuvato dagli assistenti Giuseppe Vicario e Maria Marvulli ha asportato il tumore anche dalla cavità toracica con una tecnica mininvasiva chiamata video-toracoscopia. Il complesso intervento è stato possibile anche grazie alla ventilazione mono-polmonare, portata a termine dal responsabile dell’ U.O.C. di Anestesia dell’Ospedale di Pozzuoli Salvatore di Colandrea. La paziente, che non avrebbe potuto ricevere questo intervento al Santa Maria delle Grazie, è stata già dimessa ed è in buone condizioni. "La chirurgia itinerante – spiega il direttore generale Ferdinando Russo – ci consente di eseguire interventi di elevata specializzazione anche dove non è presente una branca chirurgica ultra-specialistica. Un modello che ottimizza le risorse ed evita il disagio di trasferimenti o di viaggi fuori regione per il paziente e i suoi familiari".

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