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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Fuorigrotta / Piazzale Vincenzo Tecchio

De Magistris: "De Laurentiis porti più rispetto al San Paolo e alla città"

Il Sindaco di Napoli risponde al patron azzurro: "L'impianto di Fuorigrotta non sarà messo benissimo, ma non mi sembra un cesso. Quello è lo stadio in cui abbiamo vinto scudetti e in cui ha giocato Maradona"

A Luigi de Magistris le parole di Aurelio De Laurentiis, che non più tardi di ieri aveva definito lo Stadio San Paolo "un grande cesso", non sono piaciute. Di questo il Sindaco di Napoli non ne fa mistero: "Sappiamo l'impianto di Fuorigrotta in quali condizioni si trova, ma comunque sia, fossi in De Laurentiis, porterei un po' più di rispetto. In quello che lui ha chiamato cesso, il Napoli di Maradona ha vinto gli scudetti e ci ha fatto gioire tutti. Il San Paolo per me rappresenta un luogo che mi emoziona, non mi sembra un cesso come lui lo ha definito. Serve rispetto da parte di tutti quando si parla della città. Il San Paolo è lo stadio della città e tutelato dalla Sovrintendenza, la quale non mi sembra metta vincoli sui cessi".

Il primo cittadino entra poi nello specifico della querelle: "Se proprio lui considera quel luogo un cesso, allora facesse presto a mettere i soldi per farlo diventare un salotto più accogliente. Io sto semplicemente cercando di creare le condizioni perchè De Laurentiis investa. Se non lo fa, io mi sto già muovendo per renderlo un luogo sempre migliore. Io mi rendo conto che quando si cerca di agevolare le cose, non avendo argomenti seri con cui contrastare, allora si butta in caciara. E' per questo che voglio abbassare la tensione e i toni, è portare il discorso sui binari e gli argomenti corretti. Noi abbiamo messo De Laurentiis nelle condizioni di investire. Ci dica lui cosa vuole fare e noi valuteremo, prendendoci le nostre responsabilità, se la sua proposta sia o meno congrua. Entro fine ottobre daremo una risposta definitiva al presidente in base alle proposte che sono state fatte".

De Magistris ribadisce anche la sua intenzione di non trascinare la decisione fino alla campagna elettorale: "Io non mi faccio influenzare dalla campagna elettorale. Io ho un programma e voglio porre la parola fine sulla questione San Paolo entro la conclusione del mio mandato e mettere in sicurezza tutto il processo di riqualificazione dell'impianto. Siccome, invece, c'è qualcuno che potrebbe voler trascinare la questione fino alle elezioni, da quest'estate ho capito e ho cominciato a lavorare per il 'piano B'. Noi auspichiamo la realizzazione del 'piano A'. Fare la ristrutturazione del San Paolo con il Napoli è quello che vogliamo. Ma il 'piano B' c'è ed è pubblico, non ci sono risorse private. Lo faremmo noi, con un modello creativo, unico, completamente napoletano, con finanziamenti in parte pubblici ed in parte con modalità che non sono nuove a questa amministrazione, come raccolta con procedura di crowdfunding".

"De Laurentiis comunque - conclude de Magistris - ha detto che mantiene la sua parola, che vuole investire. Ha fatto una proposta e noi risponderemo se questa è tecnicamente ed economicamente fattibile. Se sarà così, io sono felicissimo, perchè il mio obiettivo, e lo dico sinceramente, è fare il San Paolo insieme ad Aurelio De Laurentiis e alla Società Sportiva Calcio Napoli. Sarebbe per me motivo di maggiore soddisfazione. Però non posso più aspettare e soprattutto non mi sembra serio che si tiri questa corda in continuazione. Se questa proposta non è sostenibile, visto che stiamo praticamente parlando di dare uno stadio in proprietà, di certo non possiamo rimanere così. Lo stadio ha bisogno di interventi e noi non possiamo farci trovare impreparati. Per questo stiamo lavorando ad un'opzione più complicata e non prevedibile fino a qualche mese fa, ma ora necessaria perchè noi entro la fine del 2015 dobbiamo chiudere questa partita in un modo o nell'altro".

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