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Carfagna incontra Manfredi: "Valutiamo nel governo le soluzioni migliori per salvare la città"

Il ministro per il Sud non è entrata nel dettaglio della vicenda "Patto per Napoli", ma ha piuttosto sottolineato che sul tavolo ci sono "progetti concreti" per Bagnoli, Albergo dei Poveri e Napoli Est

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi oggi ha incontrato il ministro per il Sud Mara Carfagna. Molti i temi sul tavolo a proposito del futuro della città, dal debito alla riqualificazione di Bagnoli.

Innanzitutto, da parte dell'esponente del governo Draghi, c'è stata una sottolineatura del cambio di paradigma nei rapporti interistituzionali tra Roma e Napoli. "Con il sindaco di Napoli siamo d'accordo a mettere da parte, ad archiviare, le conflittualità che in passato hanno, purtroppo, interessato e compromesso i rapporti tra l'amministrazione comunale e il governo centrale - ha spiegato - Siamo concordi nella necessità di avviare una nuova fase, di lavorare insieme nell'interesse della città. E sono certa che grazie a questo metodo improntato alla collaborazione saremo in gradi di raggiungere risultati importanti".

A proposito del Patto per Napoli (al momento secondo lo stesso Manfredi disatteso dal governo), il ministro non è entrata nei dettagli. "Stiamo valutando nel governo le soluzioni migliori - ha spiegato Carfagna, al termine del vertice, a proposito del profondo rosso delle casse comunali (5 miliardi) - Condivido l'allarme del sindaco Manfredi, anche perchè conosco i conti del Comune per essere stata consigliere comunale e il peso che grava sulla città. Napoli tuttavia non è la sola città che si trova in una grave condizione economico-finanziaria: in Italia, soprattutto al Sud, sono circa 800 Comuni in difficoltà". 

Infine, Carfagna si è mostrata scettica sulla possibilità di dilazionare il debito come proposto dal governatore De Luca ("Significa poi scaricare i conti sulle generazioni future").

Il tema della carenza di profili tecnici nelle pubbliche amministrazioni, in particolare nel Mezzogiorno, "è un assillo sin dal mio insediamento. Condividiamo l'allarme degli amministratori locali, ma cerchiamo anche di fornire soluzioni", ha sottolineato ancora il ministro. "Prima di consegnare il Pnrr - ha ricordato Carfagna - già a fine marzo con il ministro Brunetta abbiamo pubblicato un avviso pubblico per 2800 profili tecnici per irrobustire le pubbliche amministrazioni del Mezzogiorno. Il primo bando ci ha consentito di selezionare quasi 800 profili. Ne abbiamo pubblicato un altro per coprire le posizioni mancanti entro la primavera. Confermo che stiamo lavorando a un'altra soluzione per fornire ulteriori 500 profili entro il 31 dicembre alle amministrazioni del Centro-Sud con il Pon Governance e nel successivo semestre lavoreremo per raddoppiare questa dotazione".

Tre progetti per Napoli

"Nell'ambito delle mie competenze il patto siglato - ha poi spiegato il ministro - riguarda tre grandi progetti di sviluppo: la riqualificazione ambientale e la rigenerazione urbana di Bagnoli, la restituzione alla città dell'Albergo dei Poveri e un progetto di sviluppo, da finanziare attraverso il contratto istituzionale di sviluppo, dell'area da Napoli Est al Vesuvio e a Pompei". Carfagna è poi entrata nei dettagli. "A Bagnoli - ha spiegato - è stata approvata una riforma che ha affidato al sindaco i poteri commissariali e ha anche affidato allo stesso sindaco-commissario le leve necessarie per poter imprimere un'accelerazione. Per l'Albergo dei Poveri abbiamo discusso sulle migliori modalità gestionali per realizzare interventi nei cinque anni che l'Europa ci assegna per utilizzare i fondi attribuiti. La destinazione la decideremo con il Comune e il ministero dei Beni Culturali, ascoltando la società civile e l'associazionismo". Il progetto tra Napoli Est ed il Vesuvio è infine "sul modello del contratto istituzionale della Terra dei Fuochi. Puntiamo a sollecitare le capacità progettuali dei Comuni per attività di riqualificazione".

Sul Covid: "Non abbiamo ascoltato chi voleva abbassare la guardia"

L'esponente di Forza Italia ha risposto anche a domande sull'emergenza Covid e soprattutto sulla possibilità di nuove restrizioni per i soli non vaccinati: "I numeri del nostro Paese sono diversi rispetto a quelli austriaci o tedeschi. Questo testimonia che la strategia del governo su vaccini e Green pass va nella giusta direzione. Tutte le Regioni sono ancora in bianco, il sistema sanitario regge e, nonostante l'aumento dei contagi, la situazione è sotto controllo".

"Questo non vuol dire che si può abbassare la guardia - ha precisato - bisogna essere grati alle autorità sanitarie, al generale Figliuolo e al governo. Se avessimo dato retta a chi diceva che bisognava abbassare la guardia, oggi saremo nelle condizioni di Austria e Germania, che non a caso ci prendono come modello".

Non chiude le porte a decisioni più drastiche, come appunto la possibilità di restrizioni per i non vaccinati: "Se la situazione dovesse peggiorare siamo pronti a prendere ogni decisione utile per scongiurare l'avvento della quarta ondata, che in Europa sta assumendo dimensioni preoccupanti. Questo momento ancora non c'è in Italia, ma siamo pronti a intervenire".

Il commento del sindaco al termine dell'incontro

Manfredi, dal canto suo, ha sottolineato: "Napoli è una città troppo importante per abbandonarla al suo destino, un anello fondamentale per far ripartire l'Italia quindi sono fiducioso che nei prossimi giorni si trovi dal punto di vista tecnico la soluzione migliore che ci consenta di far ripartire con piena capacità di sviluppo la nostra città".

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