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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Torre annunziata

Torre Annunziata, Comune sciolto per camorra

“È stato un atto dovuto la decisione adottata oggi dal Consiglio dei ministri"

Il Comune di Torre Annunziata è stato sciolto per infiltrazioni legate alla criminalità organizzata. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri dopo che la prefettura aveva inoltrato la richiesta al Viminale. Il capo del'ufficio tecnico del Comune di Torre Annunziata era stato arrestato per corruzione e un'inchiesta sul condizionamento della camorra aveva investito il Comune.

Atto dovuto

“È stato un atto dovuto la decisione adottata oggi dal Consiglio dei ministri di sciogliere per infiltrazioni mafiose il Comune di Torre Annunziata. Un'amministrazione già colpita da inchieste e arresti per gravi fatti di corruzione. L’ex vice sindaco e assessore alla legalità, Lorenzo Diana, chiamato a bonificare quella impervia palude burocratica, fu indotto, dopo soli cinque mesi, a rassegnare le dimissioni. A Torre Annunziata è tempo di dare un segnale di cambiamento. Ci sono minimo 18 mesi per ricostruire con rigore e trasparenza una classe dirigente credibile. L'appello che mi sento di estendere, anche per la prossima tornata delle elezioni amministrative e soprattutto per quei comuni che tornano al voto dopo essere stati sciolti per mafia, è rivolto principalmente ai partiti politici ma anche a quelle liste civiche che si presenteranno alle urne affinché sottoscrivano un 'patto d'onore' con i cittadini di Torre Annunziata, impegnandosi a non candidare chi si troverà coinvolto nella relazione del decreto di scioglimento, chi per parentela diretta e acquisita è in rapporti o frequentazioni con personaggi legati ai clan oppure coinvolto in indagini. Torre Annunziata è una città disperata, disorientata dove regna un clima di sfiducia verso le istituzioni percepite come un corpo estraneo. L'uccisione di Maurizio Cerrato, il suo sangue innocente, deve spingere anche la politica a un salto di qualità. Oltre alla corruzione da oggi sappiamo che a Torre Annunziata, così come a Castellammare di Stabia, il condizionamento mafioso ha pesato e pesa sulle scelte della politica. Da queste parti i clan fanno affari da oltre 40 anni con una certa borghesia e imprenditoria mafiosa. È tempo di una ricostruzione democratica, occorre una classe dirigente in grado di riaccendere la speranza e lasciare alle spalle il vecchio modo di fare politica fatto di clientelismo e voto di scambio”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

"La politica sia credibile"

“Con lo scioglimento del consiglio comunale di Torre Annunziata, la preoccupazione per una vera e propria emergenza democratica nella provincia di Napoli si fa ancora più allarmante”. A dichiararlo è la deputata del Movimento 5 Stelle Teresa Manzo.

“Lo scorso aprile, assieme ad altri 27 parlamentari di varia estrazione politica, ho chiesto che ognuno, a cominciare dalla politica, si assuma le sue responsabilità. Purtroppo, gran parte ancora non lo fa: è assente anche di fronte alle sollecitazioni del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che, recentemente, in commissione Antimafia, ha sollevato il problema dell'inquinamento politico e della selezione delle classi dirigenti. Io, con tutto il Movimento 5 Stelle, continuo a sostenere che i partiti, le liste civiche, i movimenti devono impegnarsi con atti concreti e riscontrabili a non candidare alle elezioni comunali chi è associabile a gruppi della criminalità organizzata presenti sul territorio. 

Ora più che mai – conclude la Manzo – c'è bisogno di trasparenza, di etica e di legalità nella gestione della cosa pubblica: non di chiacchiere a vuoto che smarriscono intere comunità, come evidenziato di recente proprio a Torre, dove l’iniziativa in ricordo di Maurizio Cerrato, un anno dopo la sua brutale morte, ha visto solo pochi presenti. Per combattere la camorra bisogna essere credibili".

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