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Fioraio ucciso perchè mancò di "rispetto": arrestato uno dei presunti assassini

L'uomo è ritenuto dagli inquirenti reggente del clan "Rega-Piacente"

Un 44enne, pluripregiudicato, è stato arrestato a Brusciano con l'accusa di essere uno degli assassini di Fortunato De Longis. L'omicidio De Longis, ricordiamo, avvenne nel maggio 2019, mentre stava svolgendo la sua attività di fioraio ambulante. 

I Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna hanno eseguito un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti del 44enne, considerato reggente del clan “Rega-Piacente” di Brusciano. L'uomo, come detto, è gravemente indiziato, in concorso con altri soggetti (ancora non identificatii, di “omicidio e porto abusivo di armi aggravati dalle modalità mafiose”.

Ucciso per una "mancanza di rispetto"

Le indagini, partite dopo l'uccisione di De Longis (all'epoca dei fatti 44enne), hanno permesso di ricostruire anche il movente. Poco prima dell'agguato, infatti, De Longis (considerato vicino al clan "Palermo", ebbe un'accesa lite con alcuni esponenti del clan avversario "Rega-Piacente". La lite nacque per una presunta "mancanza di rispetto" della vittima nei confronti di un defunto, anche lui ritenuto vicino al clan "Rega-Piacente".

Quello "sgarro" risultò fatale a De Longis che si trovava all'interno del proprio furgone - usato per esercitare la professione di fioraio ambulante - quando venne raggiunto da due moto di grossa cilindrata. A bordo dei veicoli c'erano quattro persone che esplosero tre colpi di pistola che raggiunsero la vittima al fianco sinistro e al braccio.

Gli inquirenti, però, ritengono che l'uccisione di De Longis vada oltre lo "sgarro" e rientri nel conflitto del controllo del territorio e delle “piazze di spaccio”, tra esponenti del clan “Rega-Piacente” e l’emergente clan “Palermo”, entrambi operanti nel quartiere “219” di Brusciano.

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