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Cronaca

"Tu non sei razzista, sì str**z", il video in Circum è virale: i commenti dalla rete

L'episodio è quello che ha visto una signora difendere un pakistano dall'aggressione, con parole razziste, da parte di un ragazzo di Napoli

È diventata famosa per aver preso, venerdì in Circumvesuviana, le difese di un pakistano attaccato duramente e con parole razziste da un ragazzo di Napoli. Un vero e proprio caso quello della "signora dell'ombrello" – che si chiama Maria Rosaria – le cui parole ("te scasse 'ombrelle n'cape" e "non sei razzista, ma st**nz") dopo la diffusione online del video sono già tormentone con tanto di meme e hashtag (#tespaccombrellngap ).

Signora difende pakistano in Circum: IL VIDEO

"Ero nel treno – ha raccontato la donna al Mattino che l'ha intervistata – A Garibaldi è salito un ragazzo napoletano che subito iniziato ad inveire contro un ragazzo apparentemente pakistano. L'accusava di averlo strattonato, ma questo non gli rispondeva. Al che il napoletano ha cominciato a dire 'ne**o di me**a ve ne dovete andare, questo è il nostro Paese' ed è andata avanti così per un po'. Ho visto il pakistano che stringeva i denti per non rispondere, e sono intervenuta. Quello che gli ho detto l'ho scoperto dal video online, lì per lì sono andata in automatico. Naturalmente gli ho detto che in un Paese in cui le persone sono come lui io non ci voglio vivere, anzi vorrei che il Paese fosse per persone come quello che stava insultando, una persona vestita da lavoratore. Siamo andati avanti a discutere per parecchio tempo, abbiamo iniziato a Garibaldi e finito a San Giovanni. Nessuno è intervenuto, ma ho avuto l'impressione fossero tutti vigili. Credo non siano intervenuti perché mi hanno vista agguerrita, e non ho avuto paura perché ero arrabbiata per quello che stava succedendo davanti ai miei occhi. Ci vorrebbe un po' più d'attenzione. Maleducazione e sopraffazione sta prendendo forza rispetto alle persone perbene".

I commenti

L'episodio è diventato in breve particolarmente chiacchierato. Potere al Popolo ha dedicato alla vicenda un post Facebook: "Succede in circumvesuviana, di fronte a un'aggressione verbale a stampo razzista, una donna alza la testa e fa sentire la sua voce, che è la voce di tantissimi in Italia, certamente della maggioranza dei napoletani, che dice no alla guerra tra poveri e al razzismo. La donna dice cose che, nella loro semplicità, oggi è raro sentire: per paura, per rassegnazione, perché nel clima che si respira, crediamo di essere da soli a pensarle. Ma non siamo soli ed è tempo di non stringere più tra i denti le parole di solidarietà, di resistenza alla barbarie, di fare più spesso come la donna su quel treno e mai più come chi là intorno restava in silenzio. Perché la realtà su questi episodi è che la linea e il linguaggio politico del governo, violenti e divisivi nei confronti dei più deboli, li hanno sdoganati. Per questo vanno combattuti su tutti i livelli e apertamente, va difesa e amplificata ovunque questa voce e non va lasciato al fascismo e al razzismo più alcuno spazio, nella politica quanto sui treni della #circumvesuviana!".

Così Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi: "Il video virale della passeggera che redarguisce con forza un giovane che indirizzava pesanti insulti razzisti ad un #extracomunitario che viaggiava tranquillamente su un treno della #Circumvesuviana, è il simbolo che i cittadini iniziano a reagire al razzismo e alla violenza. Lo consideriamo un primo segnale importante per il quale ringraziamo prima di tutto la nostra coraggiosa concittadina che non si è fermata neanche di fronte alle minacce del giovane aggressore che gridava che l’avrebbe colpita con un pugno. Chiederemo all’Eav di fornire alle forze dell’ordine le immagini affinchè venga individuato e punito come merita l’aggressore. Vogliamo sottolineare anche la circostanza, che emerge dal racconto di chi ha assistito all’intera scena, che la stessa signora intervenuta è stata poi tutelata per il resto della corsa da un giovane manovale, probabilmente dell’est europeo, che si è assicurato che la stessa non fosse aggredita o insultata oltremodo dal violento. Questo è quello che noi intendiamo per comunità solidale. Senza distinguo di provenienza, etnia, religione, ma l’unica differenza che conta è quella tra persone per bene e delinquenti. Certo, avremmo voluto che anche gli altri passeggeri fossero intervenuti con altrettanta veemenza nei confronti del “bulletto” di turno. Ma ci auguriamo che questo episodio sia d’esempio per tanti altri".

"Abbiamo rintracciato la signora del video. Si chiama Maria Rosaria, ci ho parlato al telefono e ci incontreremo martedì – ha scritto invece il presidente dell'Eav Umberto De Gregorio – Una donna forte, consapevole e soprattutto umana. Ha voglia di raccontare, lo faremo insieme martedì , in diretta Fb".

Non tutti sono d'accordo con Maria Rosaria però, quantomeno nel metodo più che nel merito. "Sommessamente – ha scritto il giornalista Norberto Gallo – spero che nessuno emuli la signora Maria Rosaria. Per quanto ci stia tutta la standing ovation al non sei razzista ma stronzo, non mi pare una buona idea quella della guerriglia tra razzisti ed antirazzisti condotta senza sprezzo del pericolo in ogni luogo utile. Perché se la signora anziana che rimprovera il gagliardo giovinotto è protetta da un riflesso sociale (fortunatamente) ancora presente nella cultura popolare diffusa che impedisce di alzare le mani su vecchi e sulle donne, va detto chiaramente che se ad apostrofare il giovine in questione fossi stato io la cosa sarebbe finita assai diversamente; voglio immaginare (forse illudendomi) per lui, forse per me. E allora chiariamoci bene: il gesto della signora ci fa beare per aver sentito il bullo bullizzato senza che potesse reagire. Una liberazione dal senso di colpa di noi che invece siamo stati educati a “levare occasione”. Che poi è la strategia di sopravvivenza necessaria a quel popolo “che cammina sotto ‘o muro” di cui fa parte chi è nato e vive qui…".

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