rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Nella notte la scossa più forte negli ultimi decenni nei Campi Flegrei: "Trema tutto"

Di magnitudo 4.2, registrata dall'Ingv. Avvertita in tutta Napoli e nell'area flegrea

Notte insonne per i napoletani e per i residenti nel litorale flegreo. Prosegue lo sciame sismico causato dal bradisismo nei Campi Flegrei. La scossa più forte che ha svegliato tanti alle 3.35, con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8170, 14.1560 ad una profondità di 3 km, localizzato dalla sala Operativa INGV-OV. Tam tam sui social con la preoccupazione che sale.

Si tratta del movimento tellurico più forte nei Campi Flegrei da decenni.

Nella giornata del 26 settembre sono state registrate altre sei scosse di intensità di magnitudo tra i 2.0 e i 2.4.

terremoto 27 settembre

terremoto campi flegrei, l'epicentro

Josi Gerardo Della Ragione: "Comprensibile la paura. In tanti svegliati dal sisma"

Il commento nella notte del sindaco di Bacoli sul forte terremoto: "È stata forte. Ed è durata diversi secondi. Ore 3:35. Ci siamo svegliati in tantissimi dal sonno. Magnitudo 4.2. La più forte di questo lungo sciame sismico che sta riguardando i Campi Flegrei. Tra le più lunghe. Scossa localizzata a Napoli, Dazio. Con profondità di 2.9 km. Sono i dati appena arrivati. A seguire, sono state registrate altre scosse di magnitudo inferiore. È assolutamente comprensibile la paura. Ma voglio darvi un primo dato importante. Ad un’ora dalla scossa, non registriamo danni a cose e persone. In più, ho già contattato le istituzioni scientifiche, che riconducono usati fenomeno allo sciame sismico in corso. È iniziato ieri mattina. E durerà ancora. Lavoriamo per voi, con voi, giorno e notte. Resterò sempre qui ad informarvi, aggiornarvi. Altra notizia importantissima. Le scuole sono costantemente monitorate. Così come tutte le strutture che ci vengono segnalate. A breve, vi comunicherò ulteriore strumenti di comunicazione che mi e ci permetteranno di essere ancora più capillari e repentini. Esorto la comunità a non cadere nel panico. Può essere solo dannoso. Per tutti. Chiunque abbia danni, o senta la necessità di chiedere supporto, anche con sopralluoghi tecnici, può contattare sempre il nostro servizio reperibilità: 0815231736. Attivo h.24. Segnate anche il mio numero personale, per qualsiasi evenienza: 3398766104. Siete stati molti a scrivermi su whatsapp, dopo la scossa di poco fa. Rispondo a tutti. Vi esorto a leggere il Piano di Protezione Civile e di Emergenza che sempre pubblico tra i commenti ai post sugli aggiornamenti circa il bradisismo. Viviamo su una caldera vulcanica, da sempre. Dobbiamo imparare a convivere con questa fase. Calma. Vivo anche io qui. Sento la responsabilità di essere il vostro sindaco, e del momento storico. Non vi lascerò mai soli. Statene certi. Insieme, supereremo anche questa. Non è semplice. Me ne rendo conto. Abbiate fiducia nelle istituzioni che lavorano h.24 per questa terra così complessa. Così bella. Siamo al vostro fianco".

Il motivo dell'incremento dei terremoti nell'area

Ingv ha pubblicato un lavoro sull’origine degli sciami sismici nei Campi Flegrei, fenomeno in crescita che sta causando preoccupazione e dibattito tra residenti e istituzioni locali. A firmare la pubblicazione sono Mauro Di Vito, Francesca Bianco e Carlo Doglioni, rispettivamente Direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Direttore del Dipartimento Vulcani e Presidente dell'Ingv.

Così il documento a proposito della situazione a oggi. “Da millenni la caldera dei Campi Flegrei è sede di intensa attività vulcanica. La vitalità di quest’area irrequieta è manifestata anche dal rilascio concentrato di gas lungo delle sorte di camini che producono le fumarole, e dal bradisismo, cioè il lento sollevamento o abbassamento del suolo, fenomeno quest’ultimo accompagnato anche da attività sismica. Gli episodi più recenti di instabilità che si sono manifestati con sollevamento e sismicità sono stati quelli del 1969-72 e del 1982-84, quando molti abitanti dell’area, soprattutto quelli del centro storico di Pozzuoli, furono costretti ad abbandonare le proprie case. Dal 2005 a oggi è di nuovo in atto un lento sollevamento del suolo che a luglio 2023 ha raggiunto circa 113 centimetri nell’area del Rione Terra”.

Sciami più frequenti

“In questi mesi, come riportato nell’ultimo bollettino settimanale di sorveglianza vulcanica (relativo ai dati rilevati dalle reti di monitoraggio dell’Ingv Osservatorio Vesuviano al 3 settembre 2023), il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione permane a circa 15±3 mm/mese. Nelle ultime settimane si stanno verificando più frequentemente sciami sismici, come quelli avvenuti il 18 agosto e il 7 settembre, con diverse decine di eventi la cui magnitudo massima è 3.8 ± 0.3. L’area sismogenetica principale, già a partire dalla crisi degli anni 80, è compresa tra Pozzuoli, Solfatara, Pisciarelli e Agnano, con eventi che dal 2018 sono presenti anche nel Golfo di Pozzuoli. Le profondità raramente superano i 4 km.

Le possibili cause

È in questo momento in corso una “risalita di fluidi maggiormente concentrati nell’area di Solfatara-Pisciarelli. Si ricorda che le misure sono effettuate anche nella parte sottomarina della caldera, nel Golfo di Pozzuoli, dove sono presenti punti di fuoriuscita di gas caldi, come il caso delle “Fumose” a sud di Monte Nuovo”.

“Gli ultimi sciami sismici, incluso quello del 7 settembre 2023, dimostrano come il fenomeno non mostri cambiamenti sostanziali – proseguono dall’Ingv – seppure avvenga con pulsazioni che si ripetono nel tempo. La causa del sollevamento del suolo e quindi della sismicità può essere dovuta a una forte risalita di gas e una maggiore pressurizzazione del sistema idrotermale profondo. Un’altra possibilità è che si stiano iniettando nel sottosuolo delle lingue di magma alimentate dal sistema magmatico profondo, strutture cosiddette a sill, a circa 3-4 km di profondità. L’origine del sollevamento è dunque legata alla spinta verso l’alto generata dalla messa in posto dei fluidi o fusi magmatici, e il bombamento conseguente genera un inarcamento e allungamento della crosta sovrastante con conseguenti fratture e faglie che generano terremoti e facilitano la risalita dei fluidi idrotermali”.

“I terremoti avvengono – prosegue il documento – prevalentemente nella stessa area e anche i loro meccanismi sono per lo più gli stessi. Negli ultimi anni la sismicità si è leggermente allargata, evidenza che dimostrerebbe come i fluidi o il magma si stanno lentamente espandendo lungo questa discontinuità orizzontale”.

Dove avvengono i monitoraggi

Evoluzione della crisi bradisismica

“Attualmente la probabilità di una eruzione vulcanica è relativamente bassa – prosegue l’Ingv - proprio perché non vi sono evidenze di risalita di magma verso la superficie. Inoltre, il volume crostale sollevato al momento è pari a dimensioni molto inferiori al km3, vincolando le dimensioni dei fluidi nell’area di alimentazione del sollevamento. I dati sismici, geochimici, le deformazioni del suolo, le variazioni termiche superficiali e in pozzo, le variazioni gravimetriche non forniscono, allo stato attuale, indicazioni che il magma stia risalendo verso la superficie. Tuttavia, il vulcano ha la sua inarrestabile naturale evoluzione e, prima o poi, tornerà a eruttare. L’attenzione dell’Ingv-Ov è massima nella raccolta, studio e interpretazione dei dati e ogni variazione viene e sarà sempre discussa e comunicata tempestivamente agli organi di Protezione Civile nei suoi vari livelli”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nella notte la scossa più forte negli ultimi decenni nei Campi Flegrei: "Trema tutto"

NapoliToday è in caricamento