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Cronaca

Funerali Giogiò, la sorella: "Napoli sei tu. Non è Gomorra o Mare fuori"

"Eri la persona più sensibile. Eri la mia piccola ombra, il gigante buono"

La sorella di Giovanbattista Cutolo, il 24enne ucciso da un minorenne a piazza Municipio per futili motivi, ha scritto una lettera per il fratello scomparso. A leggerla durante le esequie officiate da monsignor Domenico Battaglia è stata un'amica della ragazza, Rosaria Troncone. 

Ecco le parole di Ludovica nella missiva letta nella chiesa del Gesù Nuovo: "Non ti voglio descrivere perché non l'ho mai fatto, mi sono limitata sempre a dire che eri la persona più sensibile. Eri la mia piccola ombra, il gigante buono. Tu sei un uomo d'onore, il migliore. Napoli sei tu, non Mare Fuori o Gomorra. Quante volte hai creato piccole trappole in casa, opere ingegneristiche. E tutti gli scherzi. Siamo sempre stati una squadra. Non ti è mai importato cosa io volessi, lo esaudivi. Parli con tutti, sei curioso su tutto. Uso il presente perché è l'unico che tu conosci. Imitando te ho imparato che nessuno va lasciato mai da solo. Perché suoni il corno? Perché nessuno lo suona. Sei un gigante buono, sempre a sorreggere tutti. Tu sei un centro di gravità permanente. Tu ami questa città e mai l'avresti lasciata nonostante io ti avessi detto di farlo Napoli sei tu non è Mare fuori o Gomorra o il Maestro delle cerimonie".

Funerali Giovanbattista Cutolo (Foto di De Cristofaro)

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