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Cronaca Casavatore

Rapina in pizzeria, armi puntate contro i clienti: arrestato il terzo componente della banda

Il fatto avvenne nella pizzeria "Un Posto al Sole"

I Carabinieri di Casoria e Casavatore, ieri pomeriggio, hanno arrestato il terzo componente della banda che nell'ottobre 2021 avrebbe rapinato - a mano armata - i clienti della pizzeria "Un Posto al Sole". I Carabinieri, in particolare, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di un 23enne, napoletano.

Armi contro un bimbo di 3 anni

Le immagini della rapina finirono presto sui social, raccogliendo un ampio risalto mediatico. Il fatto avvenne la sera del 9 ottobre 2021, alle ore 22.45, quando due uomini - con volto coperto - armati di fucile e kalashnikov, assaltarono l'interno del ristorante, mentre una terza persona li attendeva all'esterno, a bordo di uno scooter T-Max. I rapinatori non "fecero sconti" e puntarono le armi anche contro un bambino di 3 anni. Il tutto per impossessarsi degli orologi e di alcuni oggetti d'oro, sia di alcuni clienti che dello stesso proprietario dell'attività commerciale, per poi fuggire.

Rapina in pizzeria, armi puntate contro i clienti - VIDEO

Le prime condanne

Le indagini sono partite dall'attento esame delle immagini catturate dal sistema di videosorveglianza installato presso la pizzeria, ma anche dall'intercettazione telefonica e telematica, e dalle testimonianze di diverse persone. In una prima fase, la Procura di Napoli Nord ha emesso un decreto di fermo nei confronti di tre soggetti - ritenuti rapinatori seriali tramite l'uso di armi - eseguito dai Carabinieri il 22 novembre 2021. Due dei tre rapinatori arrestati risultavano coinvolti nella rapina al ristorante "Un Posto al Sole": tra questi c'è il soggetto che aveva fatto accesso al ristorante con il kalashnikov e il soggetto che aveva svolto il ruolo di filatore, indicando ai complici le vittime da rapinare.

I due soggetti sono stati già condannati, in primo grado, rispettivamente a dieci e otto anni di reclusione. A seguito degli arresti, le indagini sono proseguite per identificare il terzo soggetto che era rimasto ignoto. Si tratterebbe, in particolare, della persona che entrò nel ristorante armato di fucile sovrapposto a canne mozze. I Carabinieri lo hanno individuato ed hanno perquisito la sua abitazione dove hanno ritrovato e sequestrato gli indumenti al momento della rapina.

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