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Cronaca Torre annunziata

Scarcerato uno degli indagati per l'omicidio Cerrato, il sindaco: "Assolutamente sconcertante"

Le parole del primo cittadino dopo la decisione del Riesame

Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione commenta la scarcerazione di uno degli indagati per l'omicidio di Maurizio Cerrato. "Seguiamo con estrema attenzione l’evolversi processuale dell’omicidio di Maurizio Cerrato, assassinato lo scorso 19 aprile dopo aver soccorso la figlia in seguito ad una lite sfociata per un parcheggio", ha detto il sindaco.

"Efferato delitto - ha continuato - che certamente non ha lasciato indifferente questa Amministrazione, sempre in prima linea nella difesa della legalità e nella lotta contro qualsiasi fenomeno criminale".

"Assolutamente sconcertante è assistere ad una spettacolarizzazione della scarcerazione di uno degli imputati, circostanza oltremodo oltraggiosa nei confronti dei familiari della vittima che giustamente hanno dichiarato il loro sgomento rispetto all’accaduto. Condanniamo fermamente l’ostentazione prepotente di chi, pretendendo una dovuta impunità, non ha rispetto per la vita umana e per il dolore delle vittime di tali efferati atti di violenza", tuona il primo cittadino.

"Ci uniamo al grido di dolore della moglie e della figlia di Maurizio ed alla richiesta di giustizia, esprimendo tutta la nostra solidarietà. Nel contempo, siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura e nell’azione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha svolto con rapidità ed efficacia le indagini, e che siamo certi agirà prontamente per tutte le opportune determinazioni anche con riferimento ai disposti arresti domiciliari di uno degli imputati di cui abbiamo avuto notizia nella giornata di ieri", conclude la nota.

Uno degli indagati passa ai domiciliari

L’ultimo dei quattro indagati finiti in carcere per l’omicidio di Maurizio Cerrato a Torre Annunziata, è stato scarcerato. Il Riesame ha accolto la richiesta dell’avvocato Antonio Iorio, concedendo all'indagato gli arresti domiciliari. Una decisione che arriva a circa cinque mesi dal delitto del 19 aprile scorso, avvenuto al termine di una lite per un posto auto.

L'arresto dell'indagato avvenne lo scorso 21 luglio, a poco più di tre mesi dall'omicidio di Maurizio Cerrato, intervenuto per difendere la figlia. Le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, i carabinieri della Compagnia oplontina portarono all'arresto del 67enne - padre di un altro indagato, anche lui agli arresti - accusato di concorso in omicidio.

In carcere anche altre due persone: per tutti l'accusa è di concorso in omicidio ai danni di Maurizio Cerrato. L'uomo, ricordiamo, venne brutalmente aggredito - e ucciso a coltellate - dopo essere intervenuto per difendere la figlia durante una lite per un posto auto.

Le indagini dei Carabinieri

I Carabinieri, grazie alle indagini - portate avanti in un grande clima di omertà - sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti. A sferrare la coltellata, poi risulttata fatale per Maurizio Cerrato è stato il figlio - reo confesso - dell'uomo ora ai domiciliari.

Le indagini, ricordiamo, sese più difficili dalla manomissione dei filmati di videosorveglianza. I Carabinieri, grazie ad una consulenbza tecnica informatica, sono riusciti a recuperarle e a stabilire - anche tramite alcune intercettazioni - chi facesse parte del gruppo di aggressori, compreso l'ultimo componente scarcerato.

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