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Cronaca Portici

Neonato ustionato, arriva la buona notizia: una famiglia si prenderà cura di lui

Il Tribunale dei Minori di Napoli ha individuato la famiglia che accoglierà il piccolo Vincenzino, la cui storia ha commosso l’Italia: l’annuncio del sindaco di Portici Vincenzo Cuomo

Buone notizie per il futuro di Vincenzino, il neonato di Portici, ricoverato da tempo all'ospedale Santobono di Napoli, la cui storia ha commosso l’Italia. A riferirle il primo cittadino del comune vesuviano, Enzo Cuomo.

Due importanti novità per il futuro del nostro piccolo Vincenzino. La prima e forse più emozionante è che finalmente c’è una famiglia, individuata dal Tribunale dei Minori di Napoli, che potrà prendersi cura di lui a tutti gli effetti. Una mamma e un papà che sapranno amarlo, e farlo crescere con serenità e gioia. La seconda notizia, che ci rende ancor più orgogliosi dell’eccellenza raggiunta dal personale del Santobono, riguarda invece la salute del piccolo. Con un delicatissimo intervento chirurgico, a Vincenzino è stata applicata della cute creata appositamente per lui a partire da un piccolo prelievo di pelle. Un’operazione complessa eseguita per la prima volta su un bimbo così piccolo e al Santobono, dove operano medici che ritengo capaci di autentici miracoli”, ha spiegato il sindaco di Portici.

Le parole dei dottori sono confortanti: le possibilità che il nuovo impianto cutaneo attecchisca come auspicato, sono molto alte e finora i segnali sono positivi. Ancora una volta i medici ci raccontano di un bimbo che cresce proprio come gli altri, seppur ancora costretto in un reparto di degenza, non più terapia intensiva, a causa delle sue gravissime lesioni. La speranza che accomuna tutti noi è che Vincenzino possa realmente lasciare l’ospedale entro un mese e mezzo, tempo stimato dai dottori ed essere accolto in una casa fra le braccia dei suoi nuovi genitori, ai quali saranno consegnati i tantissimi doni raccolti in queste settimane all’Angolo di Vincenzino”, ha concluso Cuomo.

L’intervento

E’ stato effettuato presso la UOSD Chirurgia Plastica e Centro Spoke Regionale Ustioni Pediatrico dell’Ospedale Santobono diretta dal Dott. Marcello Zamparelli il primo trapianto in Italia di cute autologa bioingegnerizzata primo al Mondo in un neonato. A distanza di oltre quattro settimane la cute mostra un ottimo attecchimento, buona elasticità e tessitura con eccellente risultato anche cosmetico. Il neonato era stato inviato in prognosi riservata all’Ospedale Santobono per gravi ustioni profonde a tutto spessore, interessanti una vasta superficie corporea.

Durante la procedura chirurgica sono stati applicati sette foglietti di cute bio ingegnerizzata e coltivata da una piccola biopsia effettuata sulla cute dello stesso paziente. La eccezionalità della procedura è nell’età del piccolo paziente, pochi giorni di vita, e nella tipologia del tessuto trapiantato; si tratta infatti di vera e propria cute a tutto spessore, e non soltanto di semplici cellule epidermiche, come già effettuato in precedenza. L'intervento è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Unità Operativa di Chirurgia Plastica e Ustioni del Santobono e l'Università Kinderspital di Zurigo, mentre il presidio biotecnologico altamente innovativo è stato fornito gratuitamente da CUTISS, con sede a Zurigo e in partenship con l'Università di Zurigo

L’intervento, di per sè unico nel suo genere, ha inoltre aperto la strada ad uno studio pilota per l’utilizzo della cute bioingegnerizzata anche in Italia, dopo aver ottenuto a tempo record parere favorevole di AIFA e del Comitato Etico. In tale Studio sperimentale di fase IIb il Santobono (del. D.G. n. 247 del 14/04/2021, P.I. Dott. Marcello Zamparelli) sarà l’unica Struttura Pediatrica italiana ad arruolare bambini gravemente ustionati per verificare la efficacia del trapianto di cute autologa coltivata. Una ulteriore espansione dello studio è in via di definizione per ampliare l’utilizzo di tale tessuto bioingegnerizzato anche ad altre condizioni in cui la perdita massiva di cute non sia legata alle ustioni, ma anche ad altre cause.

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