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Cronaca

Incidenti stradali, l'uso del telefonino tra le prime cause anche a Napoli

Confarca ha pubblicato un vademecum dei buoni comportamenti da tenere al volante per evitare rischi

Un incidente stradale su cinque è causato dallo smartphone e a farne maggiormente le spese, soprattutto nelle grandi città, sono i pedoni.

I dati forniti da Sicurezza e Ambiente in base al rapporto Aci-Istat del 2013, e confermati nella più recente indagine del 2015 della Polstrada, rivelano che in Italia i sinistri risultano fatali nel 40% dei casi e tra i soggetti più colpiti figurano sempre più pedoni e fasce deboli. Una istantanea della sicurezza sulle strade urbane allarmante - a partire dai bilanci sui 13mila incidenti di Roma, i quasi 1900 a Torino, e gli oltre 1600 di Napoli – a cui gli esperti istruttori della maggiore confederazione delle autoscuole italiane, la Confarca, rispondono rilanciando la guida responsabile, con un vademecum dei buoni comportamenti da tenere al volante. Ad elencare alcuni punti salienti è Fabio Vivian, presidente della sezione giovani di Confarca, che oltre a ricordare l’utilizzo obbligatorio degli auricolari aggiunge: “Quando siamo alla guida e distogliamo lo sguardo dalla strada perché squilla il telefonino, ci siamo distratti senza nemmeno accorgercene per 1,6 secondi – spiega Vivian – Se consideriamo che con una velocità di 50 chilometri orari percorriamo 13 metri al secondo, significa che in quell’attimo di distrazione il conducente sottrae il tempo di reazione medio per la frenata e non può più evitare l’impatto con un ostacolo improvviso, ad esempio un anziano o un bambino”. Le nuove tecnologie – auricolari ma anche sistemi vivavoce come il Parrot – possono dimezzare le distrazioni in auto; occorre però sempre la massima prudenza, ricorda Vivian, perché “anche un solo secondo, in condizioni di particolare traffico o nei centri urbani, potrebbe renderci protagonisti di eventi drammatici con risvolti umani, oltre che penali e civili”. Contro le distrazioni e i grattacapi del Codice della strada occorre dunque una buona dose di buon senso. E ancora: “Basterebbe ricordare ad esempio che il conducente di un veicolo deve sempre mantenere una velocità media che gli permetta di fermarsi in tempo utile in caso di sinistro – aggiunge Vivian – Anche se il suo veicolo circolava nei limiti stabiliti per la strada in questione, se coinvolto in un incidente stradale è anch’egli considerato responsabile dell’impatto”.

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