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Cronaca Ercolano / Via Mare

Trent'anni di carcere al killer di Salvio Barbaro

Condannato uno dei killer, Vincenzo Spagnuolo. Faceva parte del gruppo di fuoco che uccise il cantante innocente ad Ercolano

È stato condannato a trent'anni di carcere Vincenzo Spagnuolo, ritenuto il killer del giovane cantante neomelodico Salvio Barbaro, ucciso ad Ercolano per uno scambio di persona il 13 novembre 2009. La condanna per uno dei componenti del gruppo di fuoco del clan Ascione-Papale è arrivata ad opera del Gip del tribunale di Napoli, Rosa De Ruggiero che ha giudicato con rito abbreviato il ras. Verranno invece giudicati con rito ordinario gli altri tre accusati del delitto: il ras Natale Dantese, detenuto al 41bis, oltre che Antonio Sannino e Pasquale Spronello. Il giovane cantante fu una vittima innocente della guerra di camorra tra i due clan rivali in città: gli Ascione-Papale e i Birra-Iacomino.

Una guerra combattuta per il controllo non solo di Ercolano ma anche di alcune zone di Torre del Greco. L'alleanza dei Birra con il clan Gionta di Torre Annunziata aveva infatti come obiettivo ultimo la costituzione di un unico ponte camorristico che controllasse tutta la costa. In questa scia di sangue rimase coinvolto anche Salvatore Barbaro, giovane musicista del posto. Il 13 novembre 2009 era a bordo della sua Suzuki Swift grigia quando venne raggiunto a via del Mare da un commando di killer a bordo di una moto. I sicari lo freddarono con dieci colpi di pistola calibro 9. Il giovane morì poco dopo nel tentativo di lasciare l'auto, probabilmente dello stesso tipo di quella in possesso del reale obiettivo del clan.

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