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Cronaca Arenella / Via Antonio Cardarelli

Niente tè e biscotti: il Cardarelli ora taglia le merende

Eliminato il servizio erogato dalla mensa aziendale. Un paziente si è sentito rispondere: "Sono gli effetti dei tagli per ridurre la spesa sanitaria, ma l'acqua dei bagni è potabile". Sindacati indignati

Dal 5 ottobre i degenti di tutti i reparti del Cardarelli, l'azienda ospedaliera più grande del Sud Italia, non ricevono più bottiglie d'acqua e la merenda del pomeriggio composta dal thè ed una busta di fette biscottate. Eliminato dunque il servizio erogato dalla mensa aziendale. Un cambiamento, spiega Melina Chiapparino del Mattino, che ha provocato l’indignazione dei sindacati e molte perplessità tra i pazienti, alcuni dei quali hanno chiesto spiegazioni agli infermieri e ai volontari che ogni giorno alle tre del pomeriggio distribuivano col carrellino la piccola merenda.

"Sono gli effetti dei tagli per ridurre la spesa sanitaria ma l’acqua dei bagni è potabile", si è sentito rispondere uno dei ricoverati. "Continuano a ridurre servizi e prestazioni danneggiando i pazienti e i lavoratori - denuncia Antonio Di Nardo dei Cobas - in questo modo l’ospedale non riesce più a garantire un’assistenza di qualità e si risparmia danneggiando gli ammalati e le prestazioni del presidio".

Sempre secondo i Cobas "non si può permettere la riduzione di servizi fondamentali per il funzionamento di un ospedale quali le pulizie, la manutenzione, la vigilanza, la mensa e la lavanderia". La direzione ospedaliera ha intanto chiarito che l’eliminazione delle bottiglie d'acqua e della merenda è "il danno minore da compiere nel momento in cui si ha l’obbligo di far rispettare una legge. Secondo la spending review siamo obbligati a ridurre del 5% i servizi".

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