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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Morte Ugo Russo, in manette i presunti autori della stesa alla Pastrengo

Hanno 22 e 23 anni. L'episodio è stato accostato all'uccisione, da parte di un carabiniere, del 15enne rapinatore

Ventidue e ventitré anni, sono stati messi in manette oggi i presunti autori della "stesa", domenica 1 marzo, presso la caserma dei carabinieri Pastrengo nel centro storico partenopeo.

I colpi di pistola sono stati esplosi poche ore dopo la morte, per mano di un carabiniere, del 15enne Ugo Russo che aveva tentato di rapinare questultimo. In molti hanno collegato l'uccisione del giovanissimo rapinatore a quanto accaduto non solo al Pellegrini (pronto soccorso danneggiato da familiari e amici del ragazzo morto), ma anche ore dopo alla caserma di via Mario Morgantini, un'ipotesi comunque mai ufficialmente confermata dalle forze dell'ordine.

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Al momento è confermato che i ragazzi si chiamano V.S. e G.S., e sono residenti tra la Pignasecca e i Quartieri Spagnoli.

Il decreto di fermo era stato emesso lo scorso 5 marzo dalla Procura delle Repubblica di Napoli, Direzione distrettuale antimafia. L'accusa per ora è - recita il comunicato a firma del proguratore Giovanni Melillo - "porto di armi comuni da sparo aggravato ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p.".

Secondo quanto filtrato, i due sarebbero parte di una banda di rapinatori di orologi preziosi vicina o affiliata al clan Saltalamacchia, un gruppo ora in ascesa ai Quartieri e al Cavone. Pare uno dei due sia inoltre parente della vittima.

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