Permesso di soggiorno agli immigrati che collaborano
Iniziativa della questura di Napoli e alcune cooperative: gli immigrati che collaboreranno per accertare legami con la camorra con la giustizia saranno aiutati a regolarizzare la loro posizione in Italia, ad avere magari un permesso di soggiorno
Gli immigrati clandestini che collaboreranno con la giustizia per accertare eventuali collegamenti tra clan della camorra e i piccoli imprenditori edili che a Pianura, a Napoli, li hanno impiegati a nero, reclutandoli come prostitute, per la realizzazione di ville, appartamenti e locali abusivi saranno aiutati a regolarizzare la loro posizione in Italia, ad avere magari un permesso di soggiorno.
Questo è quanto prevede un'iniziativa che la questura di Napoli sta portando avanti con alcune associazioni locali, tra le quali Dedalus. Il contenuto dell'iniziativa è stato reso noto dal capo della digos partenopea Antonio Sbordone.
Oggi, in questura, sono stati ascoltati i primi dieci extracomunitari come persone informate dei fatti nell'ambito dell'indagine che ha portato alla denuncia di 32 piccoli imprenditori edili che a Pianura reclutavano gli extracomunitari. "Abbiamo agito non contro gli extracomunitari - ha spiegato Sbordone - piuttosto a loro tutela e contro gli sfruttatori. La nostra intenzione è proteggerli. Dopo aver verificato la loro posizione, se sono irregolari, nei limiti del possibile in cambio della loro collaborazione non saranno.
Questo è quanto prevede un'iniziativa che la questura di Napoli sta portando avanti con alcune associazioni locali, tra le quali Dedalus. Il contenuto dell'iniziativa è stato reso noto dal capo della digos partenopea Antonio Sbordone.
Oggi, in questura, sono stati ascoltati i primi dieci extracomunitari come persone informate dei fatti nell'ambito dell'indagine che ha portato alla denuncia di 32 piccoli imprenditori edili che a Pianura reclutavano gli extracomunitari. "Abbiamo agito non contro gli extracomunitari - ha spiegato Sbordone - piuttosto a loro tutela e contro gli sfruttatori. La nostra intenzione è proteggerli. Dopo aver verificato la loro posizione, se sono irregolari, nei limiti del possibile in cambio della loro collaborazione non saranno.