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Tari, nelle prossime settimane via ad una capillare ricognizione dei casi di evasione a Napoli

Il Consiglio comunale, intanto, ha approvato il nuovo regolamento: cosa cambia

Il Consiglio comunale di Napoli, nel corso della seduta di lunedì 19 giugno, ha emendato e approvato all’unanimità la delibera 169 relativa alla approvazione del regolamento TARI, illustrata in aula dall’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta.

Due sono i motivi - ha spiegato l'assessore - che hanno spinto a una revisione del regolamento: l'entrata in vigore di norme che impongono al Comune maggiori oneri di controllo sul conferimento dei rifiuti e la necessità di rendere più coerenti le regole comunali per la gestione e riscossione della TARI. Da quest'ultimo punto di vista, la società che si è aggiudicata la gara per la gestione degli accertamenti e della riscossione coattiva avvierà nelle prossime settimane una capillare ricognizione dei casi di evasione. Con le modifiche al regolamento TARI, poi, si agirà modificando la calendarizzazione del pagamento, spostando il saldo da dicembre a febbraio dell'anno successivo e prevedendo la possibilità per la Giunta di determinare di volta in volta il calendario e le scadenza dei pagamenti, come si inizierà già a fare con la TARI 2023. Sarà anche abbassata la soglia, da 300 a 100 euro, per accedere alla rateizzazione dei pagamenti arretrati. L'obiettivo di questa revisione è quello da un lato di favorire il rispetto delle regole andando incontro alle esigenze dei cittadini, dall'altro di contribuire ulteriormente al riordino del bilancio comunale.

Gli emendamenti

Sono stati approvati all'unanimità 14 emendamenti presentati da Iris Savastano e Salvatore Guangi, un emendamento presentato dal gruppo PD e uno presentato dal gruppo Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città. Tra questi: la riduzione del 40% della tariffa per le abitazioni tenute a disposizione per uso limitato o discontinuo; la riduzione del 50% della tariffa per utenti con ISEE inferiore a 7 mila euro; la riduzione del 100% per gli utenti che versano in condizioni di accertato disagio sociale ed economico; la riduzione del 50% per le utenze non domestiche che provvedono al compostaggio in proprio o attraverso forme associate; la riduzione del 50% pper le strutture pubbliche, religiose o private utilizzate per finalità sociali; la riduzione del 50% per gli operatori commerciali vittime della criminalità; riduzione del 90% per i beni confiscatialla criminalità organizzata; riduzione del 30% per gli utenti la cui residenza dista più di mille metri dal punto di raccolta più vicino; la riduzione della sanzione dal 30 al 20% dell'imposta dovuta e dal 15 al 10 per cento se il pagamento è effettuato entro 90 giorni; la riformulazione del numero massimo di rate concedibili.

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