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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Fedez: “Il problema di Roberto Saviano non è che si è arricchito, il problema è che non si è arricchito abbastanza"

Lo scrittore e giornalista napoletano ospite di Muschio Selvaggio

Il prossimo episodio di Muschio Selvaggio, online il 4 dicembre alle 12:00, ha un ospite d'eccezione: Roberto Saviano. Lo scrittore e giornalista offre una prospettiva unica su uno dei casi più controversi e complessi della storia italiana: la storia di Enzo Tortora. La puntata si propone proprio di raccontare in modo chiaro cosa successe al noto presentatore focalizzandosi anche su come la fama e l’invidia siano spesso complici delle ingiustizie. Si esplorano le varie e assurde teorie che hanno portato all’arresto di Enzo Tortora e viene analizzato il contesto politico e sociale dell'epoca, con riferimenti alle Brigate Rosse, al caso Moro e al caso Cirillo. Il dibattito si spinge oltre, affrontando temi spinosi come l’enorme differenza tra critica e delegittimazione, esaminando anche le conseguenze della fama e quanto conta il potere dei soldi. L'approfondimento tocca anche la situazione politica attuale, con una riflessione sulla distinzione tra destra e sinistra, mettendo in luce la capacità della destra di fare squadra in contrasto con la mancanza di coesione nella sinistra. Si entra subito nel vivo della puntata, vengono inquadrati un centrino di seta e un’agendina perché l’incredibile storia di Tortora nasce proprio da un centrino realizzato in carcere da un camorrista e continua anche a causa di un’agenda, portata come prova, per scoprire solo dopo che non era nemmeno sua.

Il racconto di Saviano sulla vicenda è molto dettagliato: nomi, date e soprattutto chiarisce, per chi non conoscesse bene la storia, tutti i qui pro quo che portarono alla condanna di un uomo innocente. La narrazione del primo autentico processo mediatico italiano fornisce ampi spunti per riflessioni profonde sul modo in cui l'antipatia si converta in giudizio. Esplora come i pregiudizi, ad esempio l'associazione tra fama e il consumo di droga o la convinzione che la celebrità possa assicurare l'impunità, siano in grado di demolire la vita di un individuo. Inoltre, invita a una seria riflessione sulla natura della celebrità e, soprattutto, sulle sue conseguenze. Saviano afferma “La fama genera un giudizio senza conoscere, perché se tu sei famoso qualsiasi individuo è legittimato ad avere un’opinione su di te basata sull’istinto, hai la faccia da cattivo, non me la conti giusta, parli troppo forbito, stai a fa un sacco di soldi quindi questo è un processo sulla fama. Quando vado nelle scuole dico sempre che la fama è una roba orrenda”. E racconta di come in quegli anni tutti usassero il nome di Tortora a proprio vantaggio e parla di dinamica parassitaria. Si ipotizza anche come sarebbero andate le cose se la vicenda Tortora accadesse oggi, al tempo dei social. Saviano riporta poi una frase di Enzo Tortora “Speriamo che il mio sacrificio sia servito a questo paese e che la mia non sia un’illusione”.

Fedez commenta “Mi dispiace dirlo, purtroppo forse è rimasta un’illusione la lotta di Enzo Tortora”. Saviano risponde facendo un quadro dell’eredità che questa storia ha lasciato e afferma “Cosa resta? Molte riflessioni, innanzitutto lo strumento giudiziario come elemento per delegittimare o attaccare chi non sopporti o consideri un tuo nemico” e poco dopo aggiunge “L’attacco è sempre molto più efficace dell’elogio” e racconta della sua esperienza personale: dapprima osannato da tutti e richiesto anche dalle diverse fazioni politiche al momento in cui, dopo il successo e la grande visibilità ottenuta con il programma condotto con Fabio Fazio su Rai Tre, cambia tutto. “Io mi ricordo che dopo VIENI VIA CON ME che fa numeri stellari io sto malissimo perché mi arrivava per la prima volta nella vita una massa di merda e di accuse assurde per lettera, per mail, per strada… quando hai tante persone che ti guardano, hai tante persone che ti detestano, anche solo d’istinto o che non condividono le tue posizioni” e poco più avanti aggiunge “Succede un’altra dinamica, hai voluto essere famoso, cazzi tuoi! ….io voglio arrivare alle persone, voglio che i miei libri vegano letti, voglio vivere del mio lavoro ma non faccio una strategia per cercare la fama, anzi a me da fastidio essere riconosciuto, ma che cosa succede quando c’è il corto circuito …quello che tu fai non viene criticato, magari fosse criticato, viene delegittimato che è diverso!” Il discorso dalla fama si sposta al potere dei soldi e Fedez afferma “Il problema di Roberto non è che si è arricchito, il problema di Roberto è che non si è arricchito abbastanza!”, Davide Marra interviene “Se in uno stato presumibilmente civile bisogna arrivare ad avere un potere economico per poter far valere i diritti ….” E Saviano incalza “Avete toccato il punto, i diritti infatti sono sempre di coloro che non possono permetterselo… quando parliamo di diritto all’aborto, all’eutanasia per esempio in verità chi ha il denaro può andare ad abortire in svizzera, eutanasia in Olanda, il diritto è sempre di chi non può economicamente permetterselo” L’episodio è una profonda riflessione sulla fama, la giustizia e il potere ed apre il dialogo su temi scottanti della società italiana. Un viaggio avvincente attraverso la storia di Enzo Tortora e le sfide attuali, che mette in luce l'urgenza di esaminare criticamente il modo in cui fama, giudizio e denaro influenzano la nostra percezione del mondo e dei suoi protagonisti.

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