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Sabato, 27 Aprile 2024
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Reddito di cittadinanza, la lettera di un percettore: "Voglio continuare a lavorare come spazzino, non finire a dormire in strada"

La storia di Giorgio, 60enne bacolese che pulisce aiuole e piazze del comune flegreo

Il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione ha reso nota, via social, la storia di Giorgio, un 60enne percettore di reddito di cittadinanza che da 28 mesi pulisce aiuole e piazze del comune flegreo. Il primo cittadino ha pubblicato anche una lettera dell'uomo, che chiede di poter continuare a fare lo spazzino e di non rischiare di finire a dormire in strada perdendo il sostegno economico.

"Lui è Giorgio. È un percettore del reddito di cittadinanza. Uno tra i tanti che, quelli bravi che sono a Roma, hanno definito 'fannulloni e parassiti'. Giorgio è bacolese. Ha vissuto tempi difficili nella sua vita. Ma da qualche anno è diventato un punto di riferimento positivo per la nostra città. Come? Ogni mattina indossa la pettorina del Comune di Bacoli, e pulisce aiuole e piazze della nostra città. Con lui, tanti altri garantiscono tempo, passione e professionalità per la propria terra. Tra i 500 cittadini percettori di reddito che, qui, abbiamo coinvolto in progetti di utilità collettiva. Al Municipio, per il Municipio, per il popolo. Mai nessuno di loro si è tirato indietro. Bastava coinvolgerli davvero. Ora Giorgio ha paura di tornare a convivere con la povertà. Ha scritto questa lettera, molto semplice. Molto bella. L’ha scritta a penna, con il cuore in mano. Giorgio aveva conquistato una stabilità economica minima. Ma, soprattutto, aveva riconquistato quella dignità che ora, a 60 anni, gli vogliono strappare. Colpevole di essere povero. In Italia anche questa sta diventando una colpa", scrive Della Ragione.

"Vi chiedo di far girare, di condividere, di diffondere questo scritto. Affinché, chi a Roma è chiamato a decidere, sappia che c’è una marea di persone perbene che chiedono di essere ascoltate. Chiedono di poter almeno sopravvivere, facendo la propria parte. Non nullafacenti, ma donne e uomini in carne ed ossa. Togliere il reddito di cittadinanza, senza alternative valide, è una roba inaccettabile. Siete ancora in tempo. Ripensateci. Chi è in difficoltà non può essere un peso per la società. Ma, se coinvolto davvero, può trasformarsi in un motore di entusiasmo ed amore sincero. Investiamo in umanità, investiamo nelle persone. Caro Giorgio, sono io a ringraziare te. E tutti coloro che hanno servito e servono questa nostra straordinaria terra. Perché ci hai dimostrato che si può cambiare, che si può voltare pagina. E che lo Stato può essere leva di progresso nella società. Chi rappresenta la Repubblica ha il dovere di fare questo. Aiutare il più debole. Non come atto di elemosina. Ma come dovere morale. Dovere istituzionale. Lo Stato siamo tutti. L’Italia siamo tutti noi messi insieme. Permettiamo a chi soffre di tornare ad essere protagonista. Investiamo in umanità. Investiamo nella risorsa più importante di ogni comunità: le persone", conclude il sindaco di Bacoli.

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