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Domenica, 28 Aprile 2024
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Caos San Carlo e reintegro Lissner: Manfredi ne "prende atto" ma valuta il ricorso

Non si spengono le polemiche sulla direzione del Massimo napoletano. Oggi il giudice ha stabilito il reintegro dell'ex sovrintendente, il francese Stephane Lissner, in carica dal 2019

"Prendo atto dell'ordinanza emessa dal Tribunale di Napoli". È così che il sindaco di Napoli e presidente della Fondazione Teatro San Carlo, Gaetano Manfredi, ha commentato la decisione dei giudici di accogliere il ricorso di Stephane Lissner e reintegrarlo nell'incarico di sovrintendente. Una presa d'atto che però viene accompagnata anche dall'annuncio di un a questo punto probabilissimo ricorso in Appello della Fondazione.

"I provvedimenti giudiziari si rispettano - aggiunge Manfredi - Nel dichiarare la decadenza del Sovrintendente uscente e provvedere alla nomina di Carlo Fuortes - che ha ben operato in questa fase -, abbiamo applicato una legge dello Stato evitando un vuoto gestionale. A breve riunirò il Consiglio di Indirizzo della Fondazione per rendere effettivo il reintegro e per poi valutare la presentazione del reclamo in Appello tramite l'Avvocatura dello Stato a cui abbiamo affidato la difesa della Fondazione in sede giudiziaria. Il Teatro necessita di stabilità e continuità per proseguire il lavoro avviato nella piena legittimazione dei ruoli".

Il ricorso di Lissner

Il maestro francese è stato reintegrato sia nell'incarico di sovrintendente che in quello di direttore artistico del Teatro, che ha ricoperto sin dal 2019. Il suo collegio difensivo era composto dal giuslavorista Claudio Morpurgo, dello studio Morpurgo e Associati, dal costituzionalista Giulio Enea Vigevani dell'università Milano-Bicocca e studio Accms e dall’esperto di governance Pietro Fioruzzi dello studio Cleary Gottlieb. Il contratto di Lissner era stato interrotto prima della scadenza perché la nuova norma prevedeva la cessazione immediata dell'incarico per i sovrintendenti con più di 70 anni.

Così il giudice nell'accogliere la richiesta dei legali di Lissner: "La revoca ante tempus, rispetto alla naturale scadenza, del contratto di lavoro in corso del Maestro Lissner avente ad oggetto l’incarico di sovrintendente e direttore artistico del Teatro San Carlo deve ritenersi illegittima non rientrando il suo caso nello spettro di applicazione della norma". L’ordinanza aggiunge che, qualora la disposizione fosse stata applicabile, sussistevano i requisiti per sollevare una questione di legittimità costituzionale del decreto legge del Governo. 

Il collegio difensivo che assiste Lissner spiega nella nota che "il Tribunale del Lavoro di Napoli ha deciso, su una materia nuova e particolare, in via d’urgenza con grande sensibilità costituzionale, cognizione giuridica e senso di responsabilità. Il provvedimento è motivato con cura e, al di là della fase cautelare in cui è stato emesso, dovrebbe ragionevolmente porre fine, nella sostanza giuridica, a questo contenzioso". Il ripristino del rapporto di lavoro di Lissner è "un dato giuridicamente ineccepibile perché il Decreto, davvero ‘infelice’ nella sua formulazione, che ne aveva giustificato l’interruzione non è applicabile a questa specifica situazione. Se, invece, si fosse applicato, esso avrebbe avuto carattere discriminatorio e avrebbe leso i diritti fondamentali del Maestro Lissner. La decisione ha, inoltre, come effetto di riportare i passaggi di consegne nel solco della normativa e della prassi degli Enti Lirici in modo da assicurarne la buona gestione nel contesto dei lunghi cicli di programmazione che caratterizzano questa attività".

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