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Rosolino sorride a due passi dalla Marmolada, pioggia di critiche: "Non è come pensate"

Il gruppo montuoso è stato scenario di una grande tragedia in questi giorni

"Chi non ride non vince" ha scritto Massimiliano Rosolino nel postare una foto che lo mostra sorridente a Canazei, località nelle Dolomiti a qualche chilometro dalla Marmolada dove domenica scorsa una frana ha causato 11 vittime accertate e diversi dispersi. La foto non è piaciuta a tutti e molti utenti si sono scagliati contro il nuotatore napoletano. 

"Forse oggi non c’è molto da ridere lì…"; "Str...., togli quella foto"; "Girati, alle tue spalle ci sono dei morti"; "Senza parole…" sono alcuni dei commenti rivolti al nuotatore napoletano  che però non è voluto passare per cinico e si è difeso parlando al Corriere: "La foto risale a una settimana fa, dunque ben prima della tragedia della Marmolada" ha replicato, "L’ho messa perché sul profilo Instagram mi piace condividere il “vissuto” personale e i luoghi belli. Lungi da me l’idea di offendere o di ferire qualcuno: non mi sento un criminale. Ma di sicuro nel futuro starò più attento". 

La risposta di Rosolino

"Sorridere sempre appartiene al mio modo di essere e di fare. Il sorriso è il messaggio degli sportivi ed è il mio imprinting" è stata la premessa di Rosolino: "Ho appena scattato una foto così assieme a mia madre, che deve sostenere un intervento chirurgico. Sorrido, per pensare comunque positivo, anche se le vicende non sono liete: ad esempio, ho una compagna russa che non vede la madre da due anni e che adesso sente il clima pesante legato a quanto sta accadendo in Ucraina; eppure cerchiamo di andare avanti".

Il campione di nuoto ha poi voluto precisare che quella foto non è stata successiva alla disgrazia: "Li ho fatti ben prima. Ero a Canazei assieme a 35 bambini di un famoso camp estivo che ne accoglie addirittura 900: quindi immortalavo qualcosa di felice", ha chiarito. E ancora: "Ho pubblicato le immagini senza pensare al disastro, anche perché la Marmolada è più in là. Volevo sottolineare la bellezza di quei posti, contavo di comunicare una bella immagine della Val di Fassa, che è un luogo splendido. Infine, io sono anche legato al WWF, quindi promuovere l’attenzione verso la natura è una cosa che mi appartiene". Massimiliano Rosolino, tuttavia, consapevole della leggerezza compiuta, si è scusato per il gesto: "Ovvio che non lo rifarei. Chiedo anche scusa, ma sottolineo che in certe reazioni c’è molta ipocrisia. Non mi risulta, ad esempio, che dopo la disgrazia da quelle parti si sia smesso di vivere e di condurre la consueta normalità quotidiana, serale e notturna, al netto del dolore per quanto è accaduto: perché allora accanirsi contro quella foto?", ha chiesto mettendo la parola fine alla questione perché "si rischia solo di alimentare polemiche inutili". 

Infine: "Di sicuro devo essere più accorto, anche perché ho capito che oggi è faticoso fare qualsiasi cosa e che è molto alto il rischio di essere equivocati", ha concluso. 

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