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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Niutta lascia la presidenza dell'Afragolese: "Decisione sofferta, ma meditata e definitiva"

Raffaele Niutta, con una lunga conferenza stampa, ha annunciato di voler lasciare la presidenza: di seguito le sue dichiarazioni

Stagione complicata per l’Afragolese. La squadra rossoblù, partita con ambizioni differenti, si ritrova a dover lottare per la permanenza nella categoria. Nelle ultime ore, però, è arrivata la decisione di Raffaele Niutta di lasciare la presidenza:

“Dopo cinque anni di attività sportiva, vissuti con passione ed emozioni indescrivibili e coinvolgenti sotto il profilo umano, ho deciso di lasciare la presidenza seppur a malincuore, delegando pro tempore una persona di mia fiducia. È una decisione sofferta, ma meditata e definitiva. Anche in passato ho pensato di lasciare, ma la voglia di continuare ha sempre prevalso. Ora sono al limite, sono stanco e ho bisogno di riposo, dal punto di vista calcistico. È giusto così, prenderò una pausa di riflessione. In questi cinque anni ho dato tanto alla città, probabilmente ho ricevuto poco ma ci ho messo sempre il cuore. Non ho mai guadagnato soldi, ho soltanto avuto la fiducia degli imprenditori che mi hanno seguito in questo progetto. Le mie responsabilità non finiranno oggi, ma a giugno: manterrò tutti gli impegni. Non andrò più allo stadio, spero negli imprenditori afragolesi, che possano contattare quanto prima la persona di mia fiducia. Le quote sono in vendita. Sarò sempre un sostenitore dell’Afragolese. Voglio ringraziare i miei amici di avventura in questi cinque anni. Oggi manca il senso d’appartenenza, ma ho fatto di tutto per inculcare la passione rossoblù. Ho commesso anch’io degli errori e ho sempre chiesto scusa. Scuse che non sono arrivate da chi mi ha sempre offeso. Quest’anno siamo andati oltre, c’è chi ha toccato il fondo. Ho speso soldi che neanche in Lega Pro si vedono, ma l’ho fatto con la gioia: ho cercato di coinvolgere sempre tutti, ripetutamente ho dovuto cambiare qualcosa che non andava. La squadra va sostenuta, soprattutto in questo momento. Mi dispiace per l’amministrazione comunale. Porto rispetto al Sindaco, ma non ho mai sentito la sua vicinanza, neanche quando siamo stati aggrediti. Non ci sono state manifestazioni di solidarietà. Credo di aver contribuito a rendere questo club prestigioso, spero se ne possa parlare ancora in futuro. Oggi pensiamo alla salvezza, pur avendo avuto altri obiettivi ad inizio stagione: mi prendo le mie responsabilità. Mi sono dovuto difendere da attacchi vergognosi, mi sarei aspettato la reazione di chi mi stima. Ho sofferto di questa cosa, mi dispiace. Vado via a malincuore. Ho invitato la squadra a dare il massimo perché mi ha tradito domenica, dobbiamo raggiungere la salvezza”.

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