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Tavolini all'aperto e movida: verso la riforma a Napoli

Il prossimo 17 giugno scade l'ordinanza sulla movida firmata dal sindaco Manfredi. L'allarme di Alessandra Clemente sulla recrudescenza dei reati predatori

Confronto in Commissione per la cultura e attività produttive del Comune di Napoli sulla nuova regolamentazione del commercio in vista della scadenza - prevista per il prossimo venerdì, 17 giugno - dell’ordinanza sindacale sulla movida firmata dal sindaco Manfredi.

Regole e sanzioni

Al lavoro gli assessori Teresa Armato e Antonio De Iesu (Legalità) su un pacchetto di riforme che prevedono, da un lato - spiega un comunicato di Palazzo San Giacomo - l’intervento sulla sicurezza urbana, che riproporrà una serie di prescrizioni e inasprirà le sanzioni, dall’altro, un documento ispirato a criteri di concertazione e autoregolamentazione da parte degli operatori commerciali che detti le norme di convivenza civile tra cittadini ed esercenti.

"Per quanto riguarda la sicurezza, l’orientamento dell’amministrazione è di non prorogare l’ordinanza movida, anche se i tempi sono piuttosto ristretti, non tanto per la redazione dei regolamenti, che recepiranno le indicazioni espresse dal Consiglio e le proposte avanzate in commissione, quanto per il necessario e delicato confronto con le categorie e i successivi passaggi delle proposte prima che queste arrivino all’approvazione del Consiglio comunale", dice ancora la nota del Comune.

Occupazioni di suolo pubblico

È al lavoro, intanto, il tavolo comune tra Soprintendenza, Camera di Commercio, Università e Comune sui “dehors”, da cui dovrebbe nascere la disciplina per regolare, dopo il 30 settembre, le occupazioni di suolo pubblico nel centro storico. "Due sono i principi - ha detto l'assessore Armato - che devono presiedere a quest’ultimo ambito: il decoro urbano e il rispetto della vocazione della città che deve poter vivere all’aperto".

Alessandra Clemente (Gruppo Misto) ha sottolineato che "la recrudescenza dei reati predatori che si registra recentemente dimostra che i problemi della movida non si possono affrontare solo in termini di orari di chiusura: la movida è una risorsa, e molto più utili a risolverne i problemi sono figure di mediazione e, ad esempio, l’estensione degli orari dei servizi pubblici".

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