Morbo di Crohn, quali cibi mangiare e quali evitare: i consigli della nutrizionista
“È fondamentale non solo fare attenzione ai cibi che si mangiano, ma anche a come si cuociono. A questo proposito è bene sapere che, in presenza di malattie infiammatorie a livello gastrointestinale, i fritti vanno assolutamente evitati!”. L’intervista alla dott.ssa Marialuisa Alliegro
In presenza del Morbo di Crohn quali cibi possono aiutate a migliorare la sintomatologia?
“Premessa fondamentale è essere consapevoli che non esiste la dieta che porti alla guarigione dal Morbo di Crohn. Tuttavia, l’attenzione ad una corretta alimentazione è un aspetto importante nella gestione quotidiana della malattia. Scegliere con cura i cibi e mantenere nel tempo un regime alimentare completo ed equilibrato, permette, infatti, di controllare e ridurre i sintomi più invalidanti della malattia. Sono cibi consigliati:
- le carni bianche (pollo, tacchino) o rosse magre, preferibilmente cucinate con cottura al vapore;
- il pesce ricco di omega 3 (pesce azzurro, salmone), lesso o grigliato;
- le uova;
- la pasta di piccolo formato, il semolino, il riso e pane bianco, preferibilmente tostato;
- avena e orzo;
- i legumi (decorticati), sono tra gli alimenti vegetali più ricchi di calcio e hanno una buona presenza di lecitina, B1, niacina, ferro;
- le verdure, da preferire quelle povere di fibre (ad es. patate, carote, zucchine, melanzane), per renderle maggiormente digeribili si consiglia di consumarle ben cotte;
- yogurt e alimenti probiotici in genere;
- olio extravergine d’oliva per il condimento;
- la frutta, può essere utilizzata sia cotta che cruda, meglio se grattugiata o frullata.
- come per tutte le diete che puntano alla salute e al benessere della persona, è fortemente consigliato bere molta acqua”.
Quali sono, invece, gli alimenti da evitare o ridurre?
“Al fine di mantenere un regime alimentare equilibrato è consigliabile ridurre o escludere dalla propria dieta:
- alimenti che presentano grassi idrogenati: in particolare margarina, maionese e olio di mais, molto ricchi di grassi acidi omega 6 come l'acido linoleico. Quest’ultimo viene, infatti, metabolizzato nel nostro organismo in acido arachidonico ed ha proprietà pro-infiammatorie;
- zuccheri semplici, di cui sono particolarmente ricche le bibite gassate, i succhi di frutta (non freschi), le bevande confezionate, gli alcolici e i dolci;
- prodotti lattiero-caseari, se si è intolleranti o si nota che favoriscono l’infiammazione;
- alimenti della famiglia del cavolo come broccoli e cavolfiori, noci, semi, mais e popcorn;
- cibi piccanti, alcol e caffeina, perché possono peggiorare i segni ed i sintomi della malattia.
È fondamentale non solo fare attenzione a cosa si mangia, ma anche a come si cuociono gli alimenti che si scelgono. A questo proposito è bene tenere conto che, in presenza di malattie infiammatorie a livello gastrointestinale, i fritti devono essere assolutamente evitati!”