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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Struttura commissariale di Bagnoli, bufera sulle nomine di Manfredi: "Lottizzate e non all'altezza"

Il decreto commissariale parla di "curricula vitae et studiorum attinenti" e "requisiti di professionalità" soddisfatti, l'opposizione invece di "trombati", "amici del cuore" e profili professionali non attinenti

Inizia tra le polemiche il mandato della nuova struttura commissariale per la bonifica di Bagnoli, il cui numero uno è lo stesso sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. I nomi non soltanto non sono graditi dall'opposizione, ma vengono accusati di scarsa attinenza professionale con il ruolo particolarmente delicato che andranno a svolgere.
Questo laddove il decreto commissariale sottolinea che la scelta è stata fatta visti i “curricula vitae et studiorum acquisiti”, tra personale della pubblica amministrazione “in possesso delle competenze e dei requisiti di professionalità richiesti per l'espletamento delle funzioni commissariali”.
In particolare, tra i nomi maggiormente puntati dall'opposizione ci sono quelli di Saverio Francesco Barone, Attilio Auricchio e Umberto Braschi.

Martusciello: “Nomi politicizzati e non all'altezza”

Un cognato di un alto dirigente del Comune di Napoli, il marito di una presidente di Municipalità, amici del cuore del sindaco, un 'trombato' alle elezioni e infine un dietologo. Questi sono i nominati dal sindaco per la struttura commissariale di Bagnoli”, attacca senza mezzi termini Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia. Per nomine che definisce “politicizzate e non all'altezza – spiega Martusciello – si è scelto il metodo peggiore”, con un sindaco che quindi “ripete gli stessi errori di chi lo ha preceduto”.

Maresca: “Scelta di lottizzazione, pessimo inizio”

Su Bagnoli pessimo inizio e brutta scelta del sindaco Manfredi sui sub commissari e sul comitato tecnico. Se questo è il metodo, iniziamo proprio male”, ha dichiarato in una nota Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione. Il magistrato parla di “una scelta di lottizzazione, quella dei nomi per la struttura commissariale di Bagnoli, per accontentare candidati non eletti ed altre non note diverse istanze senza alcuna interlocuzione con le categorie professionali e sociali né con la città”.

Alcune nomine per Maresca “appaiono almeno bizzarre”. In particolare “è stato nominato un notaio, amante della musica classica e che a questo punto si propone come “tuttologo”, già nominato dal governatore De Luca presidente della Fondazione Ravello. E, guarda caso, capolista non eletto di Manfredi per la corsa al Comune alle ultime amministrative”. E ancora sugli altri incarichi: “Un dottore dietologo nel comitato tecnico, anche lui casualmente marito dell’attuale presidente della prima Municipalità. Un’altra che è dipendente C1 distaccata dal Comune di Roma. Altri parenti ed amici vari e, per finire, la chicca: un colonnello “resuscitato” dalla tragica gestione de Magistris”. “Ci chiediamo cosa ci sia dietro queste nomine – insiste Maresca – che garanzia tecnica offrano i soggetti designati e secondo quali parametri non dichiarati siano stati scelti. Così non va. Bagnoli è una delle grandi scommesse su cui si gioca il futuro della città e siamo convinti che tutti i napoletani abbiano diritto di saperlo”. L'auspicio dell'ex avversario alle elezioni del sindaco è che faccia un passo indietro “per favorire un metodo più trasparente e partecipato attraverso un avviso pubblico”.

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