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La polemica

"Hanno abolito le Municipalità". Giunte non ancora nominate, consigli fermi: maggioranza in stallo?

Dall'opposizione della V Municipalità è partita una protesta che potrebbe allargarsi a macchia d'olio negli altri quartieri: "A 181 giorni dalle elezioni non esistono ancora le giunte municipali. Democrazia assente"

Chiedono un controllo prefettizio sul funzionamento della V Municipalità, e intanto abbandonano la seduta del Consiglio municipale "per inerzia dell’organismo". È la protesta dei consiglieri di opposizione del parlamentino dei quartieri Vomero e Arenella, tra i tanti – nei dieci enti in cui è suddiviso il territorio del Comune di Napoli – a lamentare un totale stallo dei rispettivi lavori.

Inizia l'opposizione "collinare", ma è evidente che la protesta sta montando in tutti i quartieri napoletani. I primi ad alzare la voce sono Salvatore Pace e Maurizio Malfitano del gruppo “Alessandra Clemente Sindaco”, Antonio Culiers e Francesco Flores di Forza Italia, Emanuele Papa della Lega, e Cinzia Del Giudice e Valentina Barberio di "Per Napoli”. Non si tratta di consiglieri che condividono posizioni politiche, ma è comune il sentire di un'istituzione che insieme definiscono al momento "paralizzata". Spiegano di aver abbandonato l'aula prima dell'inizio dei lavori, con al fianco "qualche consigliere di maggioranza" che della loro protesta "ne ha condiviso il merito" e ha solidarizzato.

Quello che sta succedendo è in effetti inedito. "A 181 giorni dalle lezioni – spiegano – ancora nelle dieci Municipalità della città non sono stati nominati gli assessori, con ciò paralizzando l’effettiva funzionalità dell’istituzione, privata del suo organo esecutivo". Insomma: non esiste, su dieci, ancora una sola giunta municipale. Ma sono gli stessi consigli a lavorare poco o nulla: convocati solo online, non hanno fin qui affrontato "nessun tema strategico per la Municipalità".

"Tutto fermo per insanabili contrasti politici"

Salvatore Pace (che è stato vicesindaco della Città Metropolitana) e i suoi compagni di protesta, danno anche una loro interpretazione allo stallo in corso. La compagine che ha vinto le elezioni sarebbe secondo loro "evidentemente molto meno preoccupata di dare un servizio ai cittadini di quanto non lo sia dal suo essere dilaniata internamente da lotte di potere, veti incrociati e insanabili contrasti non solo politici ma di interesse".
Il problema non riguarda soltanto Vomero e Arenella. "Vogliamo dire che hanno abolito le Municipalità? Possiamo dirlo", si ironizza tra i corridoi di uno degli enti territoriali. Nella X Municipalità (Bagnoli-Fuorigrotta), Diego Civitillo del gruppo "Alessandra Clemente Sindaco" ci spiega che la situazione è speculare a quanto denunciato da Pace e gli altri: "È ovunque così, da un lato non si nominano le giunte, dall'altro i consigli sono stati convocati soltanto per gli atti dovuti, mentre non c'è stata una discussione politica una. Basti pensare che dopo sei mesi ancora dobbiamo riunirci una volta per parlare della situazione della bonifica di Bagnoli o per discutere dell'escalation camorristica che c'è stata negli ultimi tempi a Fuorigrotta. E questo perché tra una miriade di liste civiche hanno messo in piedi un'accozzaglia che a Palazzo San Giacomo si regge solo sul piatto ricco del Pnrr, ma che altrove neanche riesce a mettersi d'accordo per nominare degli assessori municipali". "Gli elettori – aggiungono Salvatore Pace e gli altri – sono stati traditi perché, nonostante la coalizione vincente abbia stravinto al Comune, abbia stravinto in tutte le dieci Municipalità, abbia stravinto in Città Metropolitana, dopo quasi sei mesi non riesce ad indicare chi debba sedersi sulla “poltrona” di assessore municipale".

"Dieci organismi monocratici, democrazia assente"

Come le altre dieci Municipalità, quindi, la Quinta è oggi "un organismo monocratico nella figura della sua presidente ma è assente in essa qualsiasi carattere democratico". E infatti i consiglieri d'opposizione nel chiedere al prefetto un controllo esterno si appellano al rispetto de Regolamento del Consiglio della Municipalità Arenella-Vomero, che articolo 2, comma 2, recita: “La Municipalità, quale organismo di governo del territorio, di esercizio delle competenze ad essa attribuite dallo Statuto, di consultazione e di partecipazione, costituisce espressione dell’autonomia comunale nei limiti fissati dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento delle Municipalità". Un'autonomia oggi, secondo loro, minata da "un'inerzia indotta da pressioni politiche ed accordi estranei all’Ente".

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