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Municipalità VI , Formisani (Napoli in Movimento): "Differenziata, aree verdi e sicurezza"

La candidata presidente: "Recuperare il mare è il sogno, ma la situazione è molto complessa. A Napoli Est mancano luoghi di aggregazione"

Tina Formisani, consigliere muncipale uscente, eletta con il Movimento 5 Stelle è la candidata presidente per la VI Muncipalità (San Giovanni, Barra, Ponticelli) della lista Napoli in Movimento-no alleanze. Si tratta di una lista che al Comune sostiene Matteo Brambilla, formata da ex grillini che hanno lasciato i 5 stelle dopo l'intesa con Pd e Leu.

Napoli Est è una zona isolata dal centro, soprattutto a causa di un trasporto pubblico poco efficiente. In che modo interverrebbe?

Il presidente della municipalità, su indicazione del lavoro svolto all'interno della commissione trasporto e con la partecipazione dell'assessore con relativa delega, può proporre all'assessore comunale con delega ai trasporti, o all'assessore regionale percorsi, orari e proposte pervenute dai cittadini. Ad esempio, abbiamo ragazzi che frequentano le scuole di San Giorgio e sono completamente isolati. Con il sindaco di San Giorgio e regione si potrebbe fare un accordo, come per l'ospedale del Mare. Inoltre ci sono zone della municipalità, completamente isolate. Basterebbe un interscambio o piccole navette di collegamento con i punti strategici.

In ogni campagna elettorale si parla della risorsa mare, eppure il litorale di San Giovanni a Teduccio è ancora abbandonato e non balneabile. Qual è il suo progetto?

Grazie ad un esposto e alla presenza, in quel momento, della delegata al mare Villani, furono sbloccati dei fondi per l'incanalamento delle acque sporche provenienti dai comuni limitrofi. Purtroppo manca, sembra, almeno un anno per completare questa fase. La situazione è molto complessa. Bonifiche, depurazione delle acque sporche con un impianto di sollevamento in dismissione, mancata delocalizzazione dei depositi della Q8, scheletri lungo la costa, passeggiata mai completata, recupero della Corradini. Diciamola tutta, è un vero sogno.

I quartieri della sesta Municipalità registrano insediamenti di comunità rom in diversi punti. Secondo lei quale dovrebbe essere il destino di queste comunità?

Per le comunità Rom di Napoli e provincia, mancano all'appello un bel pò di milioni che erano destinati a rendere vivibile i luoghi in cui vivono. Quindi, casette, anche mobili, formazione o comunque creazione di piccole cooperative per attuare ciò che per loro è diventato l'unico modo di vivere:il recupero di materiali che sono destinati alle discariche. Al contrario, oggi molti bambini non frequentano le scuole, gli adulti rovistano nei rifiuti e sono l'ultima porta della malavita locale. Il Comune fino ad oggi è stato manchevole per non avere applicato le direttive europee, condannando i residenti a roghi periodici.

Che cosa metterebbe al centro del suo programma da presidente? 

Sulla base dell'esperienza fatta nei precedenti cinque anni, i cittadini vogliono i loro diritti, perchè pagano le tasse. Servizi essenziali, tra cui la differenziata e l'isola ecologica mobile e di scambio oggetti, aree verdi per i bambini e affido a privati o cooperative, maggiore sicurezza, strade adeguate, luoghi di aggregazione, momenti di festa comunitaria con sagre, mercati che siano tali, il mare negato e le Ville Vesuviane del Miglio d'Oro, la democrazia partecipata. 

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