Signoriello: “Non si strumentalizzino le parole del capo della mobile”
Ciro Signoriello commenta la vicenda intorno al problema della scorta a Roberto Saviano: “Tenere fuori dal dibattito e le posizioni meramente strumentali rivolte al Capo della Mobile, Vittorio Pisani sulla questione delle scorte”
"Tenere fuori dal dibattito e le posizioni meramente strumentali rivolte al Capo della Mobile, Vittorio Pisani sulla questione delle scorte.” Lo ha affermato il Vice Presidente del PdL al Consiglio comunale, Ciro Signoriello.
“Il Capo della Mobile di Napoli, Vittorio Pisani, è uomo equilibrato ed ottimo investigatore e lo ha dimostrato in tantissime occasioni. Pertanto le sue affermazioni non possono essere stigmatizzate in modo generico e, ripeto strumentale, ma inquadrate in un'alveo tecnico ed esperienziale di tipo investigativo.”
Continua Signoriello, ricordando il contributo di Saviano alla lotta alla criminalità: “Intanto, non compare nelle sue dichiarazioni la negazione del valore dell'esperienza e del contributo alla lotta alla criminalità posta in essere dello scrittore Roberto Saviano: il suo è stato un giudizio tecnico sull'opportunità di una scorta al giornalista. Occorre quindi discernere tra coloro che in queste ore, anche attraverso la rete, stanno riaffermando il legame e il riconoscimento a Saviano per il suo impegno e quanti invece stanno usano le parole del Capo della Mobile con modalità diciamo così politiche: Saviano è patrimonio di tutti e sbaglia chi elabora un processo di identificazione tra lui e la sinistra. A margine, visto oramai che Saviano vive nella Capitale e non più a Napoli , credo che sia il Comandante dei Carabinieri di Roma , a livello di decisione operativa, sia il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, che dovrà ratificare la decisione del Generale, decideranno per il meglio”
“Il Capo della Mobile di Napoli, Vittorio Pisani, è uomo equilibrato ed ottimo investigatore e lo ha dimostrato in tantissime occasioni. Pertanto le sue affermazioni non possono essere stigmatizzate in modo generico e, ripeto strumentale, ma inquadrate in un'alveo tecnico ed esperienziale di tipo investigativo.”
Continua Signoriello, ricordando il contributo di Saviano alla lotta alla criminalità: “Intanto, non compare nelle sue dichiarazioni la negazione del valore dell'esperienza e del contributo alla lotta alla criminalità posta in essere dello scrittore Roberto Saviano: il suo è stato un giudizio tecnico sull'opportunità di una scorta al giornalista. Occorre quindi discernere tra coloro che in queste ore, anche attraverso la rete, stanno riaffermando il legame e il riconoscimento a Saviano per il suo impegno e quanti invece stanno usano le parole del Capo della Mobile con modalità diciamo così politiche: Saviano è patrimonio di tutti e sbaglia chi elabora un processo di identificazione tra lui e la sinistra. A margine, visto oramai che Saviano vive nella Capitale e non più a Napoli , credo che sia il Comandante dei Carabinieri di Roma , a livello di decisione operativa, sia il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, che dovrà ratificare la decisione del Generale, decideranno per il meglio”