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Dossier Legambiente: estate 2017 da dimenticare in Campania

Dai roghi all'abusivismo edilizio lungo la costa, è stata una delle peggiori estati degli ultimi dieci anni

I dati raccolti da Legambiente Campania sull'estate 2017 sono impietosi. Sicuramente una delle peggiori degli ultimi decenni per quantità di criticità segnalate. A cominciare dai roghi che hanno letteralmente devastato una parte della flora regionale. Le fiamme hanno mandato in fumo tra maggio e luglio 13.037 ettari di superfici boschive, quattro volte la superficie bruciata in tutto il 2016. Ad essere colpito maggiormente è stato il Parco nazionale del Vesuvio ma non solo per un totale di sei zone a protezione speciale.

Accanto alle fiamme a preoccupare Legambiente è anche il cemento selvaggio. In particolare quello utilizzato nelle fasce costiere con un totale 764 infrazioni accertate dalle forze dell'ordine. Senza considerare le 60mila costruzioni abusive realizzate negli ultimi dieci anni. Cifre spaventose che non risparmiano nemmeno l'inquinamento marino. Secondo il dossier Mare Monstrum di Legambiente, la regione Campania è prima assoluta in Italia per i reati a danno del mare con 2594 illeciti, il 16,5% del totale, ben 5,5 infrazioni per chilometro di costa. Solo nello scorso anno sono state 2912 le persone denunciate e arrestate e 839 i sequestri effettuati.

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