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Musica, la Napoli underground che piace in Europa: il documentario

Iniziano al Cellar Theory le riprese del progetto di Franco Diana e Ago Giordano, uno spaccato di quella realtà synth wave partenopea che si sta dimostrando vero e proprio movimento culturale

I concerti, i protagonisti, la storia di un movimento culturale che si sta silenziosamente rivelando quanto di meglio abbia prodotto l'underground musicale napoletano nell'ultimo decennio: tutto questo sarà al centro del documentario che i partenopei Franco Diana e Ago Giordano (rispettivamente regista e ideatore) inizieranno a girare in questi giorni al Cellar Theory di vico Acitillo, locale da anni centro nevralgico della "scena".

Tra i protagonisti le band Ash Code, Dark Door, Geometric Vision, Hapax e altre. Alfieri di un genere musicale che rivede in chiave maggiormente elettronica le più cupe atmosfere del post punk anni '80, non sono ancora stati inquadrati nella giusta ottica dai media napoletani, stranamente più attenti ad un indiefolk mai più che regionale che non a gruppi ormai da anni in giro per festival europei.

Franco Diana si è già occupato della clip musicale 'Hills' dei Geometric Vision, e ha lavorato come aiuto regista nei video di Mezzala e Boris; Agostino Giordano è invece il frontman dei Geometric Vision.

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