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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Cosa fare a Pasqua a Napoli: i consigli per una vacanza low cost

I consigli da seguire per godere appieno delle bellezze della città, tra cibo, cultura e tanta allegria

Il portale delle Ferrovie dello Stato consiglia di andare a Napoli nelle vacanze pasquali proponendo un itinerario interessante.

TRENO- Viaggiare in Intercity Notte a soli 39 euro per godersi lo spettacolo del Golfo di Napoli. Ci si sposta comodamente sistemati in cuccetta addormentandosi a Torino e aprendo gli occhi nella città partenopea. E non bisogna neanche caricare la sveglia: ci pensa il personale di bordo a risvegliare (dolcemente) i viaggiatori all’orario stabilito la sera prima.

PROGRAMMA

Sabato 26 marzo - ore 10:00 Il caffè di Oscar Wilde A due passi dalla stazione, dopo un sonno ristoratore, si può iniziare ad assaporare l’atmosfera della città al Gran Caffè Gambrinus di via Chiaia. Con i suoi marmi del tardo XIX secolo, il locale ha ospitato personaggi storici come Oscar Wilde. Il quale, uscito dal carcere di Reading nel 1897, trovò rifugio a Posillipo.

Ore 13:00 Street food alla partenopea Pizza fritta, arancini e crocchette di patate. Lo street food di Napoli esiste da sempre. Ancor prima che si chiamasse così. Nel centro storico l’offerta è variegata e molto spesso i prezzi sono bassissimi, anche solo un euro. Si consumano d’asporto avvolti in una carta chiamata in dialetto “cuoppo”. È d’obbligo fermarsi dal Pizzaiolo del Presidente in via dei Tribunali. E se vi sentite in colpa per tanto fritto ci sono molte chiese in zona dove confessare i peccati di gola.

Ore 15:00 - Un assaggio di Pompei si trova al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, uno dei primi istituiti in Europa in un monumentale palazzo seicentesco tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento. Al suo interno le Collezioni Pompeiane: arredi, statue, mosaici, affreschi, utensili provenienti dall’area Vesuviana rappresentano il più ampio campionario della cultura e della vita quotidiana romana in Campania. Da ammirare il Gran Salone della Meridiana che prende il nome proprio dalla meridiana installata dall’astronomo Giuseppe Casella tra alla fine del ‘700 per realizzare un osservatorio.

Ore 17:00 - A spasso con Elena Ferrante, candidata al prestigioso Booker Prize 2016 per Storia della bambina perduta, poco si sa. Tranne che è nata a Napoli, ha deciso di restare anonima e ha scritto la Quadrilogia de L’amica geniale che sta riscuotendo un successo planetario. Nei suoi romanzi ha disseminato immagini e suggestioni di Napoli. Per esempio Via Taddeo Sessa, lo stradone frequentemente menzionato ne L’amica Geniale. O l'elegante Piazza dei Martiri, situata al cuore di Chiaia, dove i suoi personaggi tornano ad ammirare i quattro maestosi leoni di pietra. Oppure il quartiere Vomero e la sensazionali ville Art déco con vista mare. Per un tour completo nei luoghi della Ferrante si può contattare l’agenzia Context Travel.

Ore 21:00 - Da Nennella ai Quartieri Spagnoli non esistono prenotazioni ma l’atmosfera, caotica e goliardica, favorisce la socializzazione. Per i primi c’è sempre qualcosa ai frutti di mare (a volte vongole, altre lupini) e gli spaghettoni alla carbonara. Oppure una minestra: pasta e ceci o pasta patate e provola. Per il secondo è speciale il pesce al cartoccio ma anche le polpette di tonno. L’offerta è variegata e non mancano i fritti, frutta e verdura.

Per chi invece dovesse arrivare a Napoli domenica 27 marzo:  ore 13:00 A pranzo da Peppino L’ingresso sobrio un po’ anonimo con la porta in alluminio anodizzato della Trattoria da Peppino che affaccia su via Solitaria non inganni. Il ristorante a conduzione familiare, due passi da Piazza del Plebiscito, offre un ambiente allegro ma cortese con un intenso viavai. Il cibo è tradizionale e il sabato si mangia pasta al ragù come consigliava Eduardo De Filippo. Oltre a una selezione quasi inesauribile di specialità: lasagne, gnocchi, spaghetti alle vongole, polpettone, alici fritte, frittura di gamberi e calamari e il pane “cafone” che arriva da Camaldoli.

Ore 15:00 - Al museo ferroviario Qual è il modo migliore per smaltire il pranzo pasquale partenopeo? Una gita al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a pochi chilometri da Napoli. Uno dei luoghi simbolo della storia delle Ferrovie dello Stato Italiane, un ponte teso tra passato e presente che congiunge idealmente la locomotiva Bayard, che percorse la storica Napoli-Portici, ai sofisticati treni dell’Alta Velocità. All’interno locomotive e carrozze d’epoca oltre a macchinari e utensili delle antiche officine.

Ore 19:00 Aperitivo a Chiaia Greco di Tufo e altri vini locali e non, serviti da Antonio e Ciro, i cordiali gestori dell’Enoteca Belledonne. Nel cuore di Chiaia, il locale regala un’atmosfera intima dall’anima rustica: con mattoni a vista, luci soffuse e scaffali ricolmi di bottiglie. Ideale per una degustazione di vini di qualità e per mangiare bruschette, salumi, formaggi e crostini.

Ore 22:00 New Napoli Live jazz al Bourbon Street di Via Bellini. In bilico tra Partenope e l'America, il locale ha una missione: fare della città uno dei templi del jazz mondiale. Si possono trovare jam session per appassionati, concerti e ottimi cocktail. La zona è il centro nevralgico della movida partenopea: si spazia da Nea, spazio dedicato all’arte, al club Galleria 19. E prima di tornare in albergo? Ovviamente un bel cuppetiello di frittura di pesce.

Lunedì 28 marzo - ore 9:00 Tour in kayak nel Golfo di Napoli. Niente di meglio da fare a Pasquetta. L’escursione inizia, ovviamente, da Posillipo. Partenza da via Ferdinando Russo verso Villa Rosebery, edificata nei primi anni dell'Ottocento, e ora una delle residenze del Presidente della Repubblica. Si passa dall’antico borgo di Marechiaro per procedere verso la Villa della Gaiola, attraversando l’area marina protetta. E si conclude nella baia di Trentaremi: contraddistinta dalle grotte scavate nel tufo giallo e dai resti della villa romana appartenuto all'imperatore Augusto.

Ore 13:00 - Non si può visitare Napoli senza neanche mangiare una pizza. Si può andare alla tradizionale Pizzeria Gino Sorbillo, dal 1935 in via dei Tribunali. Oppure da Pellone in via Nazionale. L’importante è che la ricetta della Margherita sia autentica: farina, acqua, lievito di birra, passata, mozzarella, qualche foglia di basilico, sale e olio quanto basta. Esattamente come la inventò Raffaele Esposito alla Pizzeria Brandi (ancora in attività) in onore della regina Margherita di Savoia che visitò Napoli nel 1889.

Ore 16:00 Tour al San Carlo Immancabile un tour guidato al teatro dell’opera più antico d’Europa ancora in attività. Fondato nel 1737, al San Carlo hanno diretto Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi. Scrisse Stendhal: “Gli occhi sono abbagliati, l'anima rapita. [..] Non c'è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea.”

Ore 20:00 Prima di partire Per portarsi a casa sfogliatelle e babà tappa obbligata da Attanasio. A due passi dalla Stazione Centrale, il motto del locale è: “Napule tre cose belle tene... ‘O mare, ‘o Vesuvio, ‘e sfugliatelle”. Da leggere in treno: L’amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O pag. 400). Da ascoltare: Napule E' di Pino Daniele

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