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Cronaca

Allarme terrorismo a Bruxelles, un napoletano: "Era una città fantasma"

"Consiglio di tagliare la barba prima di venire qui. Due miei colleghi sono stati fermati e perquisiti perché scambiati per arabi ricercati". Il racconto di Antonio, in Belgio per un master, a NapoliToday

Misure di sicurezza ai massimi livelli in Belgio per la possibile presenza di terroristi islamici nella Capitale Bruxelles. La tensione si fa sempre più alta, tanto da spingere il sindaco di Bruges a chiedere che la partita della squadra locale contro il Napoli di Europa League venga giocata a porte chiuse per ragioni di sicurezza.

NapoliToday ha intervistato Antonio, 26enne napoletano, impegnato a Bruxelles in un master sui progetti europei.

Com'è cambiata la vita quotidiana a Bruxelles?
Difficile rispondere adesso. Immaginate di uscire di casa e trovare tutto chiuso: negozi, metropolitane, cinema, uffici, scuole. Ci sono militari ovunque, ma da domani dovrebbero rientrare. Sicuramente si è usciti dall'illusione che qui va tutto bene, che non possa succedere nulla. Che la situazione in Medio Oriente non abbia ripercussioni sulla vita quotidiana in Europa.

Come hanno risposto i belgi al giro di vite imposto sulla sicurezza?
I belgi hanno ubbidito prontamente a tutte le disposizioni del governo, ma credo che molti si stiano rendendo conto che questo tipo di misure sono inefficaci e che i sospettati andassero fermati molto tempo prima degli attentati di Parigi. Che ci dovrebbero essere più controlli nei quartieri poveri. Ci sono zone come la Gare du Nord, molto simile per intederci al Centro direzionale di Napoli, dove la sera è pieno di prostitute di colore e spacciatori.

Hai paura?
No, perché il Belgio non è evidentemente tra gli obiettivi del terrorismo, non ancora almeno. Potevano colpire impunemente Place de Luxembourg dove ogni giovedì sera si riuniscono a bere tutti i giovani che lavorano nelle istituzioni europee. Eppure hanno deciso di colpire la Francia per via della sua politica unilaterale in Medio Oriente.

A quali restrizioni siete sottoposti?
Fino al 24 novembre era semplicemente tutto chiuso, tranne alcuni ristoranti e supermercati. Ai meridionali come me consiglio comunque di farsi la barba prima di venire qui in questo periodo. Due colleghi del mio master sono stati fermati e perquisiti perché scambiati per arabi ricercati. Sul lungo termine non credo che ci saranno restrizioni, non per i cittadini belgi ed europei almeno.

È cambiato l'approccio dei belgi nei confronti degli immigrati?
Credo di no, questo è un popolo aperto e gioviale. Tuttavia il governo ha deciso di porre maggiore attenzione sui flussi migratori provenienti dai paesi extra EU. Sicuramente verranno fatti maggiori controlli sui permessi di soggiorno.

Hai amici musulmani a Bruxelles? Come vivono questi momenti?
Conosco dei ragazzi curdi che gestiscono un ristorante vicino casa mia. Nel week end hanno preferito restare chiusi a differenza di altri ristoranti belgi e medio orientali. Questo perché anche i curdi sono un bersaglio dello Stato Islamico. Sono il gruppo che combatte l'ISIS nel nord della Siria con il supporto degli aerei americani.

Vedi il tuo futuro a Bruxelles o pensi di tornare a vivere a Napoli?
Mi trovo molto bene qui, dopo il master mi piacerebbe lavorare in quella che viene definita la Bolla Europea. La gente è cordiale e la birra è buonissima. Anche la pizza non manca, se sei disposto a pagarla più di dieci euro. 

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