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Cronaca Pozzuoli

Riceve cartella esattoriale da 15mila euro: Pietro Paganelli si spara alla testa

In gravissime condizioni un 72enne di Pozzuoli ora ricoverato al Loreto Mare. L'uomo, che riparava barche, si è sparato un colpo di pistola nella sua officina in via Fedro a Napoli

Aveva ricevuto una cartella esattoriale di 15mila euro. Questa mattina un 72enne di Pozzuoli, Pietro Paganelli, ora in gravisisme condizioni, ha deciso di spararsi alla testa. Ai suoi cari un biglietto: "La dignità vale più della vita". L'uomo è ora ricoverato all'ospedale Loreto Mare di Napoli. È stato il figlio a riferire ai carabinieri che il 72enne aveva ricevuto la cartella esattoriale alcuni mesi fa.

L'uomo vive a Pozzuoli mentre la sua officina, dove riparava barche, è a Napoli, in via Fedro: è qui che ha tentato il suicidio. Solitamente il sabato mattina, l'anziano andava in barca. Ma quando questa mattina i suoi familiari si sono accorti che le chiavi della barca erano in casa e che al telefono cellulare non rispondeva, hanno allertato i carabinieri.

GLI AGGIORNAMENTI - Secondo quanto confermato dalla direzione sanitaria dell'ospedale Loreto Mare, il settantaduenne è al momento in coma e non operabile. Le sue condizioni sono ritenute gravissime e la prognosi è riservata. Intanto all'ospedale stanno arrivando i parenti, come la sorella.

IL NIPOTE "NON CE L'ASPETTAVAMO" - Luca, il nipote del 72enne, descrive lo zio come una persona forte e allegra. "L'ho incontrato circa 2 settimane fa. Certo che anche con noi parlava delle sue difficoltà economiche, ognuno di noi riceve delle cartelle esattoriali. Ma nessuno di noi poteva mai pensare una cosa del genere. Ama la vita mio zio, ama il mare. Sì, lui aveva ricevuto questa cartella esattoriale ma non era una persona depressa e davvero non ci aspettavamo che potesse accadere una cosa del genere".

Pietro Paganelli, luogo del tentato suicidio © Tm NewsInfophoto


IL COMMENTO DEL CARDINALE SEPE - "Queste che ho chiamato morti bianche sono una tragica realtà davanti alla quale non possiamo rimanere impassibili". Così il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli. "C'é bisogno che ognuno si interroghi sulle cause e sui perché della situazione che si sta creando e ho richiamato tutte le istituzioni responsabili di una situazione che è certamente di crisi ma che non può arrivare a conseguenze così dolorose e drammatiche come quelle che stiamo vivendo. Noi chiesa guardiamo a noi stessi, quello che possiamo fare e a quello che non abbiamo fatto. Poi ci sono altre livelli di responsabilità ai quali ci rivolgiamo perché ciascuno collabori e si corresponsabilizzi". (Ansa)


 

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