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Cronaca Chiaiano / Corso Chiaiano, 53

Il futuro di #StopBiocidio: una coalizione tra le tante realtà di lotta allo scempio ambientale

La Rete Commons propone un'assemblea, che si svolgerà martedì 9 luglio alle 17 presso la sala municipale in Corso Chiaiano, per "trovare sinergie permanenti e pianificare una mobilitazione congiunta"

Sono tante le realtà, i gruppi e le anime che in questi anni hanno combattuto contro lo scempio ambientale di cui è vittima una vastissima area del territorio napoletano e casertano. Sversamenti abusivi, discariche illegali a cielo aperto, roghi tossici, scarti industriali occultati sotto le campagne. Ma anche le tante discariche legali che hanno creato moltissimi disagi alla popolazione, spesso finite sotto inchiesta per la malagestione o per i materiali scadenti utilizzati durante la messa in opera (Cava del Poligono a Chiaiano ne è un validissimo esempio). E ancora la grande questione aperta degli inceneritori, che la regione vorrebbe ancora inserire nel piano dei rifiuti, nonostante esista un'impiantistica alternativa valida e sicura (come i trattamenti meccanici).  

Lo scorso anno la rete di comitati per la difesa dei beni comuni aveva lanciato la Campagna #StopBiocidio, per denunciare l'altissima mortalità per tumore collegata, in tutta evidenza, alla drammatica situazione ambientale campana, nonostante le discusse dichiarazioni del Ministro della Salute che continuerebbe a sottolineare che il picco di malattie neoplatiche sia dovuto, in particolare, a cattivi stili di vita della popolazione. Adesso la Campagna prende nuova forma: la rete Commons propone che la mobilitazione si faccia più sinergica tra le varie realtà di lotta e lancia, promuovendo un'assemblea che coinvolga tutti e che sia l'inizio della costruzione di un percorso di mobilitazione comune. L'incontro è previsto per martedì 9 luglio, alle ore 17, presso la sala municipale in Corso Chiaiano 53

"Non si ferma la battaglia - scrivono gli attivisti della Rete Commons -. Negli ultimi mesi nel territorio di Napoli e provincia ed anche nel resto della Regione, i comitati territoriali, espressione del protagonismo sociale nelle città e nei quartieri napoletani, hanno ripreso con vigore la lotta per la bonifica del territorio e contro il biocidio. Obiettivi semplici, dalla strenua opposizione al piano rifiuti della Regione Campania ed a chi lo sostiene, fondato sull’incenerimento dei rifiuti, alla battaglia per la bonifica del territorio, dalla proclamazione dello stato d’emergenza sanitaria in Campania con il potenziamento del servizio pubblico in materia di cura e prevenzione dei tumori fino alla lotta ai roghi di rifiuti tossici che avvelenano quotidianamente le nostre terre. Le ultime settimane sono state caratterizzate anche dalla presenza a Napoli del Ministro dell’Ambiente Orlando e del Ministro della Salute Lorenzin, a cui abbiamo potuto gridare dal vivo che i cittadini campani sono stanchi e di chiacchiere non ne vogliono più. L’evidenza ormai è sotto gli occhi di tutti. Siamo reti e coordinamenti di comitati fuori dalle logiche istituzionali e lontani dai partiti o dai loro surrogati. Siamo espressione delle lotte a cui quotidianamente diamo vita senza delegare a nessuno la difesa del nostro territorio. Abbiamo storie e percorsi diversi ma siamo uniti da battaglie ed obiettivi convergenti. Dalle lotte di tutti i giorni abbiamo imparato che solo i rapporti di forza potranno portarci ad ottenere risultati. Quindi solo con la mobilitazione popolare possiamo provare ad immaginare un futuro migliore per il nostro territorio. Con alcuni, come Cittadini Campani per un piano alternativo dei rifiuti e come il Coordinamento Comitato Fuochi ci siamo ritrovati nelle stesse battaglie e sugli stessi fronti. Siamo convinti che è giunto il tempo di trovare sinergie permanenti tra le nostre esperienze di lotta ed è per questo che abbiamo lanciato l’idea di una coalizione tra le nostre esperienze di lotta. Su come intraprendere questo percorso e su come pianificare una mobilitazione sempre più incalzante verso governo ed enti locali per fermare il biocidio diamo appuntamento ad una riunione congiunta"

 

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