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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'inchiesta / Palma campania

L'ascesa del sindaco arrestato di Palma Campania in Fratelli d'Italia

Il prefetto di Napoli ne ha decretato la sospensione

Una foto scattata il 6 agosto del 2020 ritrae, vicini e con le mascherine abbassate, la dirigente del partito meloniano Marta Schifone, oggi deputata, e il sindaco di Palma Campania Nello Donnarumma. L'immagine annunciava l'adesione a Fratelli d'Italia del giovane primo cittadino, finito agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta, coordinata dalla procura di Nola e condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna, su una presunta corruzione e sullo svolgimento di alcune procedure di gara nel Comune in provincia di Napoli. Iscritto da tre anni e mezzo al partito della premier, Donnarumma può essere considerato un enfant prodige della politica locale. Consigliere di Palma Campania dal 2013, eletto all'età di 27 anni, divenne sindaco cinque anni più tardi, nel 2018, ed è stato riconfermato per un altro mandato nel 2023, quando ha raccolto il 64,26% delle preferenze.

Un piccolo plebiscito a incorniciare anche la sua scalata nel partito. Nel 2020 l'annuncio in pompa magna dell'iscrizione di Donnarumma a FdI nel corso di una conferenza stampa con la presenza a Napoli, tra gli altri, del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, allora capogruppo alla Camera, e del sottosegretario Andrea Delmastro, al tempo commissario del partito nel capoluogo partenopeo. "Facciamo dell'onestà e della capacità - furono le dichiarazioni di Lollobrigida - il nostro elemento distintivo. Quando sindaci aderiscono al nostro partito danno l'ossatura corretta di un partito non evanescente, di un movimento che non è la sagra dell'occasione".

Poi, la nomina di Donnarumma a vicecoordinatore provinciale di Fratelli d'Italia e di recente l'ambizione di diventare segretario del partito nel congresso da celebrarsi di qui a breve. Intanto, nel suo territorio, il sindaco continuava a muoversi brandendo il vessillo delle politiche anti-migratorie. "Proseguiremo il percorso di contrasto al sovraffollamento abitativo e all'irregolarità, pratica diffusa all'interno della comunità di extracomunitari presenti sul territorio comunale. Tale attività, dal 2018 ad oggi, ha registrato un flusso in uscita di cittadini bengalesi ed irregolari dal nostro territorio per più di mille unità, nonostante i rallentamenti dovuti alla pandemia", scriveva Donnarumma nel suo programma elettorale del 2023, premiato dai cittadini, evidenziando gli effetti positivi dei provvedimenti securitari della sua amministrazione. Annunciava, ancora, "lavori della rete stradale" e un "integrale intervento di rinnovamento strutturale" di alcuni plessi scolastici. Ma le indagini si sono concentrate proprio sul un presunto svolgimento illecito di alcune procedure di gara, tra cui quelle inerenti la manutenzione stradale e i lavoro di ristrutturazione nelle scuole.

Intanto Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha adottato il decreto di sospensione per Nello Donnarumma, sindaco di Palma Campania, finito agli arresti domiciliari questa mattina. A seguito di ordinanza di custodia cautelare emessa dall'Autorità Giudiziaria nei confronti, tra l'altro, del Sindaco del Comune di Palma Campania, il Prefetto fa sapere di aver "accertato la sussistenza a carico del primo cittadino, della causa di sospensione di diritto dalla carica". Pertanto, ai sensi della vigente normativa sugli Enti locali, il sindaco Donnarumma viene sostituito in tutte le sue funzioni dal Vice Sindaco. 

Sono 19 le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Nola nell'ambito dell'inchiesta che stamattina ha portato all'arresto di Nello Donnarumma, sindaco di Palma Campania iscritto a Fratelli d'Italia, finito ai domiciliari. I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal gip del tribunale di Nola su richiesta della Procura nolana, con le ipotesi di reato contestate a vario titolo agli indagati di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato.

Oltre al sindaco Donnarumma, ai domiciliari è finito anche l'ingegnere Salvatore Felice Raia, responsabile del IV e V settore del Comune di Palma Campania. Sottoposti al divieto di dimora in città l'architetto Monica Ventura, rup che si sarebbe occupata di un affidamento, Nicola Borrelli, rappresentante di una catena di supermercati, e Luigia Barone, dipendente di una società che avrebbe ottenuto un appalto. Misura cautelare del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di un anno per gli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda e Aniello Sorrentino. Tra le accuse mosse nei confronti del sindaco Donnarumma ci sarebbe anche la "gestione personalistica" del Comune di Palma Campania, con alcuni affidamenti diretti a ditte di imprenditori favoriti rispetto ad altri. Nel corso delle indagini, i carabinieri avevano sequestrato il telefonino del sindaco, sul quale la Procura di Nola aveva eseguito una perizia tecnica.

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