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Cronaca

Insulti a Schettino, il comico risponde su Facebook

Simone scambiato per il comandante della nave da crociera Costa Concordia Francesco Schettino. "Equivoco lampante quanto incomprensibile. Per quelli che hanno voglia di scherzarci su è preferibile il silenzio"

Fanno in un certo sorridere, anche se si tratta di sorrisi amari, gli insulti rivolti su Facebook al comico Simone Schettino scambiato per il comandante della nave da crociera Costa Concordia Francesco Schettino. Sulla vicenda sono intervenuti il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ed il presidente provinciale Carlo Ceparano. "Questi insulti provengono prevalentemente da persone che dichiarano di essere sostenitori della lega nord sui loro profili tranne uno che addirittura sulla sua home page scrive di essere un dipendente del Ministero dell' Interno. Non a caso la gran parte degli improperi che vengono rivolti al comico sono di stampo razzista, fanno riferimento alle sue origini "terrone" e alle sue fattezze fisiche in perfetto stile leghista. Questo episodio - continuano Borrelli e Ceparano - ci fa capire il livello di rabbia e odio che molti cittadini del nord frustrati provano nei confronti dei meridionali e che alla prima occasione hanno sfogato senza ritegno e dimostrando una grande ignoranza e stupidità. L' unica cosa che accomuna i due Schettino è che entrambi durante la tragedia della Concordia non erano a bordo. Per il resto piena solidarietà al comico napoletano che sicuramente saprà trasformare questa disavventura in uno spunto per un suo prossimo spettacolo".

Ieri sera lo stesso Simone Schettino ha preso la parola sulla sua bacheca. "Salve a tutti, non è la prima volta che sul web mi si accusa di cose mai fatte, ma se in passato ho usato l'arma dell'ironia per chiarire l'accaduto stavolta preferisco evitare, data la drammaticità dell'evento in questione. Giocarci sopra da parte mia lo ritengo di cattivo gusto ed inopportuno in un momento del genere. Mi limito a dire che si è trattato di un equivoco lampante quanto incomprensibile, è chiaro che non sono io il comandante ( avrei compreso un equivoco nel caso in cui avessi avuto lo stesso nome e cognome), non conosco personalmente questa persona e non abbiamo gradi di parentela ( e con questo penso di aver soddisfatto anche la più morbosa e stupida curiosità ). In più aggiungo che non mi meraviglio di quanto sta accadendo, dato che ( tralasciando l'episodio in questione per i suddetti motivi ) in generale assistiamo oramai da lungo tempo a dei veri e propri processi mediatici su tutto ciò che accade, come se le riviste di gossip, web e quant'altro, si fossero sostituiti ai tribunali. Viviamo in una nazione di 55 milioni di magistrati che volta per volta giudicano tutto ciò che si legge in prima pagina ( e sottolineo in prima pagina perchè di ingiustizie evidenti alle quali ci disinteressiamo ne esistono migliaia ), salvo poi appellarci alla privacy ed alla Giustizia ( quella vera,fatta di Tribunali, Avvocati, Magistrati, Procure ecc. ) solo quando subiamo in prima persona una vicenda drammatica. E' come assistere ad un crimine e denunciarlo sul web o su una rivista piuttosto che agli organi preposti".

D'altra parte, sottolinea il comico, "comprendo appieno la rabbia di tante persone per ciò che è accaduto, ma se questa rabbia la si vuol trasformare in qualcosa di positivo sarebbe utile far arrivare tramite il web ( in questo caso veicolo mediatico meraviglioso ) un messaggio di solidarietà e di dolore alle famiglie dei defunti che in questo momento soffrono enormemente per la perdita dei loro cari. Per il resto possiamo fare ben poco, ed aspettare che la giustizia faccia il suo corso. E per chi non crede più nella giustizia, non è certo con questo sistema che la si ottiene. Altrimenti non mi spiego come è possibile che tragedie enormi sulle quali fino a poco tempo fa ognuno dava il suo parere, dopo un po vengono messe nel dimenticatoio. Le tragedie rimangono tali per l'eternità, in special modo quando si tratta di casi irrisolti o che si ripetono nel tempo. Per quelli che invece hanno voglia di scherzarci su, è preferibile il silenzio, in segno di rispetto nei confronti di un lutto così tragico ed assurdo".

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