Sequestrato gasolio di contrabbando destinato a Napoli: era contaminato e dannoso
Di provenienza ungherese, era trasportato da quattro autoarticolati intercettati in provincia di Udine
Circa 108mila litri di gasolio di contrabbando e 4 autoarticolati sono stati sequestrati in provincia di Udine. Il gasolio era stato introdotto fraudolentemente in Italia dal confine di Tarvisio, proveniente dall'Ungheria, ed era in apparenza destinato nelle province di Napoli e Caserta.
Il prodotto era scortato da documenti di accompagnamento non veritieri che lo identificavano come 'miscela di solventi organici' ovvero come 'liquido anticorrosivo'. I quattro carichi illeciti sono stati inizialmente intercettati all'interno delle aree di servizio in zona. Il gasolio veniva trasportato in autoarticolati telonati, all'interno di 108 fusti di plastica della capienza di 1.000 litri ciascuno. I finanzieri, insospettiti dalle caratteristiche inusuali delle miscele trasportate, hanno eseguito i campionamenti con apparecchiatura apposita da cui è emerso che il carico era gasolio, contrariamente a quanto dichiarato nella documentazione.
I quattro autotrasportatori rischiano condanne fino a 5 anni di carcere e la multa fino a 10 volte le imposte evase, ovvero 35mila euro di Iva e 67mila euro di accise sui prodotti petroliferi.
Dalle analisi chimiche di laboratorio effettuate sul gasolio sequestrato è emerso inoltre che il carburante era contaminato da prodotti da taglio, utilizzati per modificarne la natura e rendere difficile la rilevazione di eventuali illeciti nelle fasi del trasporto alla rete dei distributori stradali. Il gasolio, una volta immesso in circolazione, avrebbe quindi determinato effetti altamente deleteri sul funzionamento dei motori degli autoveicoli degli ignari acquirenti.
La polizia ha poi constatato una serie di violazioni tra cui, la falsificazione della documentazione relativa alle merci trasportate e l'inosservanza delle prescrizioni e dispositivi di sicurezza previsti per le merci pericolose e per il trasporto internazionale, e in un caso la mancata abilitazione di un autista al trasporto di merci pericolose e infiammabili. Il convoglio rappresentava quindi un rischio per la circolazione e l'incolumità pubblica.
